Startupper a 19 anni: il mio futuro comincia con una t-shirt

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Lecce – E’ sempre stato affascinato dall’idea di mettersi in proprio e creare dal nulla una impresa che potesse avere successo, un po’ come in quelle storie straordinarie che sentiva arrivare dagli Usa, come quelle di Jobs, Gates ed altri.

Antonio Monaco è solo un 19enne di Trepuzzi, piccolo paese alle porte di Lecce, diplomato appena una settimana fa presso l’indirizzo informatico dell’Istituto “Galilei – Costa” del capoluogo salentino ma può già definirsi uno “startupper”, ossia un giovane che ha avuto un’idea imprenditoriale e l’ha messa in atto.

Quello che fa più notizia però e che ha del geniale, è che per la sua idea ha dovuto investire solamente 47 euro e in pochi giorni ne ha incassati oltre 800. Ancora una volta una dimostrazione concreta che creatività, impegno e voglia di fare possono tradursi in business e lavoro.

L’idea gli è venuta nella seconda metà dell’anno scolastico: creare un nuovo “concept” che rafforzasse ancora di più il grande consenso che il Salento sta riscuotendo negli ultimi tempi, invertendo lo slogan “I love NY”, ideato nel 1977 dai creativi del comune di New York con lo scopo di incrementare il turismo in città e in seguito ripreso da ogni città del mondo e indossato da milioni di persone. Antonio, partendo dall’idea che il Salento poteva essere il primo territorio al mondo che, appunto, potesse incrementare il turismo invertendo questa formula e dichiarare che è un territorio che sa amare le persone (oltre ovviamente ad essere amato), ha creato un marchio grafico con la scritta “Salento loves me” (il Salento mi ama). Ha chiamato la sua start up “Landwear – il territorio addosso”, ha creato una pagina web e ha sfruttato al massimo le potenzialità di Facebook (materie principali del suo indirizzo di studio) per la promozione e la vendita on line. Del ricavo ottenuto sta ora pensando di reinvestirlo in pubblicità o in una nuova idea da lanciare.

«Ho speso 14 euro per farmi stampare due campioni della mia t-shirt – racconta Antonio – ho chiesto ai miei amici di farmi da fotomodelli, ho poi comprato una cartella in cui inserire le foto pubblicitarie e i moduli per fare gli ordini spendendo altri 8 euro. Poi ho speso 25 euro per un giro delle maggiori località del Salento proponendo ad alcuni negozi di acquistare e rivendere le mie magliette. Quindi, a fronte di una spesa di 47 euro, alla fine della giornata avevo raccolto ordini per circa 800 magliette e 750 euro che i negozianti mi hanno dato in acconto. Con quei soldi ho dato a mia volta l’acconto per acquistare le magliette grezze e per la stampa. L’altro giorno ho fatto il giro di consegne delle t-shirt presso i 16 punti vendita che hanno accettato di rivenderle a Lecce, Otranto, Gallipoli, Maglie, Porto Cesareo, Leuca, Nardò, Galatina, Alliste, Torre Suda, Torre San Giovanni.
Ora spero solo che le mie t-shirt possano piacere tanto al pubblico e non vedo l’ora che i rivenditori inizino ad effettuare riordini»