Avetrana: METTI AMORE Santa ILDEGARDA di BINGEN e il microbiota intestinale

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Sono sbalorditive le intuizioni di Ildegarda di Bingen, un vero e proprio faro se si pensa sia vissuta nel medioevo che, nell’immaginario comune è ritenuto epoca di oscurantismo. Badessa, mistica, poetessa, musicista, filosofa ed erborista ma anche dietologa: della Santa della modernità, com’è definita per aver anticipato alcuni concetti che sono oggi praticati, si è parlato ad Avetrana nel corso di “Metti Amore” iniziativa culturale a cura della dottoressa Maria Rosaria Carrozzo.
E’ stata proprio lei, farmacista naturopata, ad introdurre illustrando la figura di “Ildegarda l’indomita guerriera”.

Don Mimmo Sternativo dell’Unità pastorale di Avetrana si è soffermato su “La preghiera e i suoi benefici spirituali”. La preghiera come una medicina, un balsamo del corpo e dello spirito. La scienza ha largamente dimostrato verificandone gli effetti che la pratica religiosa può influire sullo stato di salute, facendo ammalare meno e guarire prima
Il dott. Domenico Colapinto ha relazionato sul “Microbiota intestinale e il cibo”. Grazie alla sua vivace intelligenza Ildegarda di Bingen arrivò a intuire che il BenEssere dell’Uomo è connesso a quello del mondo circostante e che l’armonia e il buon umore preservano la salute. A questo la mistica aggiungeva anche due importanti concetti: la viriditas e la subtilias. La prima è l’energia vitale che assicura il mantenimento della salute. Quando la viriditas viene meno sopraggiungono le patologie. Per mantenere l’energia vitale occorre una buona alimentazione.