Depuratore. Durante: “I cittadini sapranno di chi sono le responsabilità”

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In attesa del responso del Prefetto di Taranto sulle presunte irregolarità riscontrate nell’ultimo consiglio comunale di Manduria quando fu votato un ordine del giorno con un emendamento che stravolgeva completamente la proposta di delibera, neanche messa ai voti, inserita nella richiesta di convocazione presentata, i sei consiglieri comunali Durante, Venere, Giuliano, Trinchera, Notarnicola e Dimitri hanno protocollato una nuova richiesta urgente per discutere sulla localizzazione del depuratore in contrada Serpente come da proposta C, unica ritenuta valida dalla Regione e meno dannosa dai cittadini, con la speranza che questa volta i consiglieri possano esprimersi con chiarezza a favore o contro senza ulteriori alchimie. Di fronte a tale richiesta il presidente del Consiglio Andrisano non potrà omettere tale adempimento. Inizialmente la nuova richiesta di consiglio doveva essere sottoscritta anche da altri quattro consiglieri i due del PD D’Oria e Cascarano e i due che fanno capo al consigliere Regionale Morgante. Ma hanno avuto un ripensamento “inspiegabile “ secondo il consigliere Arcangelo Durante, i primi che dovrebbero aver ascoltato le chiare indicazioni del presidente Emiliano che, giudicando carta straccia quella prodotta sinora dal Comune di Manduria, per la delocalizzazione del depuratore sollecitava una delibera che revocasse il sito dell’Urmo. I secondi, invece, anche per un fatto di coerenza, avrebbero dovuto appoggiare il lavoro del proprio consigliere Morgante, (pure vicino ad Emiliano) che si era impegnato per giungere alla soluzione dello scorso 7 Aprile a Bari sulla proposta cosiddetta C in contrada Serpente. “Non capisco cosa c’è sotto questo ripensamento” – afferma il consigliere Durante che comunque ha fatto quello che andava fatto per chiarezza nei confronti dei cittadini e per assecondare le richieste delle popolazioni di Manduria ed Avetrana che non vogliono il depuratore all’Urmo. “Probabilmente questa convocazione arriverà dopo il 19 Giugno data fissata per la ripresa del cantiere, oppure la proposta potrebbe non avere i numeri per essere approvata. In ogni caso i cittadini sapranno di chi è la responsabilità se il depuratore sorgerà a ridosso della marina, tra l’altro il Comune di Manduria non si è mai espresso neanche a favore della proposta B che prevede la modifica dell’impianto con la condotta sottomarina. I cittadini sapranno, dunque – conclude Durante – che c’era un’ampia disponibilità della Regione Puglia anche a spostare l’impianto e che l’Amministrazione Comunale e i consiglieri di maggioranza non hanno fatto nulla per apportare delle modifiche”.