Quattro anni di violenze nei confronti della compagna: arrestato stalker

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E’ terminata ieri, con l’arresto del suo “aguzzino”, l’ennesima storia di violenza e disperazione perpetrata nei confronti di una donna

, che dopo quattro anni di violenze fisiche e psicologiche è riuscita a sottrarsi al drammatico epilogo di cui troppo spesso la cronaca racconta.
Un trentenne residente a Martina Franca è stato arrestato dagli Agenti del Commissariato di Martina Franca, che hanno condotto le indagini.
Lo “stalker” è ritenuto responsabile di atti persecutori, lesioni, danneggiamento, minaccia, violenza privata, violenza sessuale ed altro.
Mai, in quattro anni fatti di minacce e soprusi di ogni genere nei confronti della vittima, dei suoi due figli, dei suoi parenti più stretti e addirittura del suo ex marito, l’uomo arrestato ieri ha mostrato segni di pentimento o di rimorso per la crudeltà con cui agiva nei confronti della donna.
La loro relazione aveva avuto inizio nel 2013, ed era bastato poco per impossessarsi di tutto ciò che la donna possedeva: abitazione, conto corrente, denaro. Anche la vittima era diventata una sua proprietà esclusiva.
Attraverso percosse e minacce, l’aveva soggiogata psicologicamente impedendole di avere contatti con l’esterno. Erano cessati i rapporti con i figli, con amici ed i parenti. Il cellulare della donna veniva costantemente controllato e spesso sequestrato.
Nel tempo, la vittima aveva perso il lavoro e le era stato impedito anche di sottoporsi alle cure di cui necessitava. Chiunque le si avvicinasse, parenti o amici erano a loro volta vittime di minacce e danneggiamenti.

La donna aveva a lungo subito ecchimosi, escoriazioni, stati d’ansia e violenze sessuali di ogni genere. Anche la querela sporta nel 2016 contro il suo carnefice era poi stata rimessa dalla parte offesa, che in quella occasione aveva ritrattato.

Mai, però, in tutta la tragica vicenda la famiglia della vittima le aveva girato le spalle. Proprio l’affetto ed il supporto dei suoi cari, compreso l’ex coniuge della donna, ed in particolare quello del figlio più grande, studente universitario in una città del nord Italia, hanno infine permesso alla vittima di liberarsi del suo carnefice.

Nei primi giorni di Ottobre, la donna è fuggita dalla propria abitazione, lasciandovi dentro tutto ciò che possedeva: effetti personali, abiti, documenti.

Aiutata dal figlio maggiore ha trovato rifugio in una Casa Protetta, lontana da Martina Franca, sottraendosi, anche fisicamente, alle possibilità di ritorsioni nei suoi confronti. Ha quindi sporto denuncia contro l’uomo presso il Commissariato di Martina Franca e con lei lo hanno fato anche la madre ed il figlio.

La vemdetta non è tardata ad sottoforma di minacce nei confronti dei parenti e degli amici. Ad un amico del figlio è stata addirittura danneggiata l’auto. Ma da ieri il 31enne è ospite della Casa Circondariale di Taranto.