Manduria: Raccolte firme ma contro scarico a mare non c’è unità
Ieri pomeriggio nella sala consiliare di Manduria si è tenuta la raccolta di firme dei vari gruppi, movimenti e forze politiche del territorio apposte in calce alla richiesta di sospensione dei lavori del depuratore consortile, da inoltrare alle autorità regionali.
Hanno apposto la propria firma, in rappresentanza delle organizzazioni di appartenenza: Federazione dei Verdi Manduria; Movimento Giovani per Manduria; Consorzio Produttori Vini; Confcommercio Manduria; Cantolio Manduria; Azzurro Ionio; Associazione Città per Tutti; Legambiente Manduria; Associazione Vistadallalto; Associazione Vento Refolo; Associazione Grande Salento; Archeoclub; Amministrazione Comunale Manduria; Amministrazione Comunale Avetrana; Associazione Casa dell’Evoluzione Avetrana; Comitato No Scarico a Mare Avetrana; Comitato di Quartiere Don Bosco; Comitato di Quartiere S.Antonio; Partito Democratico Avetrana; Centro Democratico Manduria; S.E.L. Manduria; Forza Italia Manduria; Lista Civica Tutti Insieme per Manduria; Lista Civica Manduria Futura; Rifondazione Comunista Avetrana
Lega Navale Torre Colimena; Pro Loco Avetrana.
Ma non mancano le polemiche. Nell’elenco pesa l’assenza del Comitato Noscaricoamare di Manduria che proprio nei giorni scorsi aveva diffuso un comunicato stampa invitando tutti a confluire nel proprio comitato, a tenere il fronte unito e dunque a non costituire un altro organismo considerato che il Comitato Noscaricoamare da anni ormai si sta battendo contro la iettura della condotta sottomarina.
Il “fronte unito” promosso dal Movimento “Giovani per Manduria” e Partito dei “Verdi” nella nota parla di tentativi di boicottaggio messi in atto contro l’iniziativa. Ma lo scopo evidenziano è stato raggiunto. Il documento sottoscritto dalla quasi totalità delle associazioni e movimenti politici sarà ora inviato al Presidente Vendola, ai vertici dell’A.Q.P., all’Assessore regionale al Territorio e al Presidente della V Commissione ambiente del Consiglio Regionale. Nel corso della serata, si è discusso anche delle prossime iniziative da mettere in campo, finalizzate al coinvolgimento sempre più attivo delle popolazioni, sinora rimaste alquanto al margine della battaglia contro il depuratore. “Dispiace vedere – proseguono – che, a fronte di una situazione di assoluta gravità, quale l’inizio dei lavori per la costruzione del depuratore, la manifesta unità d’intenti tra le varie organizzazioni politiche e sociali possa apparire una minaccia per chi, forse, riteneva di avere un diritto di…”prelazione” su una vicenda che invece riguarda da vicino tutti noi. Noi riteniamo si debba tenere lo sguardo fisso sulla meta che si vuole raggiungere e non intraprendere una gara per aggiudicarsene il merito in esclusiva.”
Quelle del “fronte unito” sono le stesse considerazioni che, in definitiva, faceva anche il Comitato Noscaricoamare nella sua nota. Stesse considerazioni e stessi obiettivi…ma, evidentemente, ognuno per la sua strada, da quanto si capisce. A questo punto sarebbe auspicabile che ognuno spiegasse chiaramente i motivi di questa mancata unità. Nel frattempo…la condotta è sempre più reale.