Depuratore: A Bari solo sindaci e tecnici, escluse le associazioni

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Le associazioni ambientaliste del territorio sono state escluse dall’ennesima “convocazione” di un tavolo tecnico che si tiene nel pomeriggio presso la Regione Puglia per trovare una soluzione alla localizzazione del depuratore consortile Sava – Manduria e marine. Lo denunciano con disappunto le stesse associazioni firmatarie che sabato scorso durante la riunione organizzativa delle prossime iniziative di protesta avevano ricevuto la “visita” del sindaco di Manduria Roberto Massafra ed esponenti della sua maggioranza per chiedere quale percorso seguire dopo il pasticcio dei siti proposti in aree sottoposto a vincolo.
“Assistiamo ancora una volta al tentativo di accreditare una ennesima diversa localizzazione del depuratore i cui lavori, nonostante le frenetiche e repentine sortite della amministrazione comunale manduriana, non sono mai stati sospesi. Ogni volta assistiamo allo stillicidio di ipotesi, smentite, conferme, che hanno un solo dato certo, e cioè che la ditta Putignano prosegue i lavori sulla base del primo progetto con costruzione del depuratore in contrada Urmo.
Appena ieri la bocciatura da parte della Regione della ennesima proposta di localizzazione in zone vincolate e Riserva Naturale, motivo per il quale si è deciso nel giro di qualche ora un altro “tavolo tecnico” (!!) cui prenderanno parte i sindaci di Avetrana e Manduria, con i rispettivi “tecnici” di fiducia.” – spiegano nella nota congiunta le associazioni firmatarie e proseguono affermando – “Le sottoscritte Associazioni denunciano questo assurdo modo di procedere nel disperato tentativo da un lato di ricattare le popolazioni interessate non disponendo la sospensione dei lavori, dall’altro affermando, solo a parole, di voler trovare una soluzione condivisa, guardandosi però bene dal farlo con le associazioni e categorie professionali realmente rappresentative delle migliaia di persone che a più riprese hanno duramente contestato il progetto: “così e solo così” interpretiamo gli “inviti” peraltro mai ufficiali, fatti alle stesse associazioni sempre qualche ora prima dei sedicenti “tavoli tecnici”.” E ribadiscono ancora una volta il percorso da seguire per risolvere questa annosa vicenda e le richieste già da tempo avanzate.
“Tutto questo per non onorare nei fatti quanto ormai da anni le associazioni ed i comitati suddetti chiedono, ovvero:
1) la rinegoziazione/rivisitazione/rescissione dell’intero progetto uscendo dalla ipotesi consortile che obbliga di fatto la scelta in territori precostieri gravati oltre che da centri abitati, da vincoli ambientali ed idrogeologici, e dalla necessità di prevedere allacci nei centri costieri che nella migliore delle ipotesi saranno serviti da rete fognaria nei decenni a venire;
2) il blocco immediato dei lavori prendendo tempi congrui per una scelta che sia realmente ed ampiamente condivisa, e permetta una analisi serena ed accurata delle numerose ipotesi alternative, liberi dal ricatto delle ore contate per un problema che si trascina da 15 anni, e che può quindi attendere ancora qualche mese.
Denunciamo pertanto alla pubblica opinione il tentativo di costringere comitati ed associazioni di categoria a proporre “siti” solo nel perimetro obbligato del progetto originario, cioè lungo la costa e la fascia precostiera, ed al tempo stesso il maldestro tentativo di accreditare soggetti, comitati e tecnici le cui ipotesi sono state decisamente ed inconfutabilmente rifiutate dalle migliaia di persone scese in piazza il 31 marzo ed il 7 aprile. – concludono affermando infine “Se il Presidente Emiliano vuole realmente venire incontro alle preoccupazioni delle popolazioni di Manduria ed Avetrana, deve semplicemente ed una volta per tutte onorare queste richieste, partendo dalla sospensione immediata ed incondizionata dei lavori, così liberando intere popolazioni dal ricatto di una presunta urgenza che non ha, ad oggi, alcuna giustificazione, né logica né documentale, e tanto meno morale. Sarebbe utile che il Presidente Emiliano desse ora riscontro alla nostra ripetuta richiesta di un incontro, al fine di esporgli il nostro punto di vista e le nostre proposte.” Le associazioni firmatarie sono le seguenti:
Federazione dei Verdi
Giovani per Manduria
Manduria in Più
Movimento Democratico con Manduria
Sinistra Italiana
Archeoclub Manduria
Associazione Cerva Regia
APS FramMenti
Comitato di Quartiere Don Bosco
Associazione Azzurro Jonio
WWF Puglia
Lista Girardi
Associazione Tutti Insieme per Manduria
ASD Manduria Skating