Coldiretti contro i formaggi “senza latte”
“Non ci stiamo. Daremo battaglia contro chi boicotta il settore lattiero-caseario, uno dei comparti di maggior rilievo per il sistema produttivo in provincia di Taranto con un valore di 59milioni di euro per il latte e 38milioni di euro per i prodotti zootecnici”. E’ il Presidente di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo, ad annunciare una massiccia mobilitazione contro la decisione della Commissione dell’Unione Europea di diffidare l’Italia che vieta tuttora con una legge nazionale la detenzione e l’utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari. In pratica l’Unione Europea vuole imporre all’Italia di produrre “formaggi senza latte” ottenuti con la polvere.
Il settore agricolo e agroalimentare in provincia di Taranto è il secondo settore economico per numero di imprese iscritte alla Camera di Commercio con quasi 12mila realtà che creano un valore aggiunto di 540 milioni di euro e proprio la produzione di latte negli ultimi mesi ha segnato una crescita positiva del 2,6%.
Per quanto riguarda l’industria alimentare, negli ultimi 10 anni è cresciuta particolarmente la dimensione media in addetti soprattutto nella lavorazione e conservazione di prodotti lattiero-caseari.
Secondo il Rapporto dell’Osservatorio sulla Criminalità nell’Agricoltura e sul Sistema Agroalimentare tra le specializzazioni alimentari della provincia c’è proprio la produzione dell’industria lattiero–casearia che manifesta un indice superiore a quello nazionale (n.i. Taranto 152,3; Italia 100).
“Sempre secondo lo stesso Rapporto – continua il Direttore di Coldiretti Taranto, Aldo De Sario – è proprio il settore lattiero-caseario ad essere maggiormente colpito da frodi e sofisticazioni. Il caso più eclatante scoperto dai funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Taranto è relativo ad un sequestro di 24.632 kg di formaggio/pasta filata dichiarata ‘Mozzarella’. La merce, stipata all’interno di un container frigo, proveniva da una azienda tedesca ed era destinata in Libia”.
La decisione della Commissione europea si tradurrebbe in un inganno a danno dei consumatori, oltre ad una evidente concorrenza sleale nei confronti dei trasformatori che utilizzano esclusivamente latte fresco. Una caratteristica distintiva e straordinaria della produzione lattiero-casearia pugliese è la sicurezza alimentare e la qualità che esprime. Le stalle sono le più controllate al mondo (in media un controllo, diretto o in auto controllo, settimanale) e offrono un latte dalle elevate caratteristiche nutrizionali. Per quanto riguarda la qualità, è da sottolineare come oltre il 45% delle produzioni serve a realizzare i migliori formaggi del mondo la cui qualità e distintività e strettamente legata alla produzione di latte dei nostri territori. Le eccellenze lattiero-casearie tarantine saranno al centro di una intera giornata ad EXPO a Milano il 23 luglio prossimo.
Dal 11 aprile del 1974 con la legge n. 138, l’Italia ha deciso – sottolinea la Coldiretti – di vietare l’utilizzo di polvere di latte per produrre formaggi, yogurt e latte alimentare ai caseifici situati sul territorio nazionale. Questa misura – precisa la Coldiretti – ha lo scopo di tener alta la qualità delle produzioni casearie italiane salvaguardando le aspettative dei consumatori per quanto concerne l’autenticità e la qualità dei prodotti italiani mediante la qualità delle materie prime. Una scelta che ha garantito fino ad ora il primato della produzione lattiero casearia italiana che riscuote un apprezzamento crescente in tutto il mondo dove le esportazioni di formaggi e latticini sono aumentate in quantità del 9,3 per cento nel primo trimestre del 2015.