Street Food: Cresce cibo di strada in Puglia +18,2% in 5 anni

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E’ Lecce con 133 imprese attive la provincia leader nello street food in Puglia, dove il cibo di strada è cresciuto dal 2014 al 2019 del 18,2%, con punte massime del 57% a Brindisi e del 68,4% a Taranto.
La Puglia con 292 aziende è seconda solo alla Lombardia nella classifica nazionale delle regioni dove il cibo di strada sta riscuotendo maggior successo, afferma Coldiretti Puglia analizzando i dati diffusi dalla Camera di Commercio di Milano, per cui quasi 1 azienda su 4 è gestita da donne (24,1%) e oltre 1 su 4 è giovane (26,3%).

“All’insegna del Made in Italy e del Km0, si sta imponendo lo street food contadino, riconosciuto formalmente dalla manovra finanziaria 2018 che ha dato il via libera al cibo di strada fatto dagli agricoltori che possono vendere direttamente i propri prodotti, pronti al consumo”, commenta Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

“Il nostro agroalimentare è il più apprezzato, ma anche il più copiato al mondo e il cibo di strada proposto dalle imprese agricole – aggiunge il presidente Muraglia – è una storica opportunità per far conoscere le nostre produzioni autentiche che nascono da un territorio unico ed inimitabile. Quasi due consumatori su tre (65%) prediligono lo street food. Il cibo della tradizione locale è, peraltro, il preferito (81%) dai pugliesi e il 62% fa food shopping. Il cibo di strada contadino contribuisce a valorizzare l’identità culturale dei centri storici e dei centri rurali, è strategico per gli abitanti ma anche per i tanti turisti italiani e stranieri che quando arrivano nelle città si aspettano di mangiare prodotti della tradizione locale che sono la vera forza della vacanza Made in Italy, conquistata con la distintività, la biodiversità e il legame con il territorio”, conclude il presidente Muraglia.

Il cibo è certamente una infallibile leva di comunicazione anche verso i turisti nazionali ed internazionali – conclude Coldiretti Puglia – e il successo di una vacanza oggi dipende dal cibo (35%) che batte la visita a musei e mostre, (29 per cento), lo shopping (16 per cento), la ricerca di nuove amicizie (12 per cento), lo sport (6 per cento).