Società partecipate: ancora troppi gli sprechi. La Uil chiede siano ascoltati anche i sindacati

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Ares, Arpa, Arem, Arti, Adisu, Pugliapromozione, Arif, Acquedotto Pugliese, Aeroporti di Puglia, Innovapuglia, Puglia Sviluppo, Teatro Pubblico Pugliese senza dimenticare le sei Asl e la Fiera del Levante: sono le società partecipate pugliesi che pesano oltremodo sui bilanci della Regione e degli enti locali in generale, sottraendo spesso risorse fondamentali che invece potrebbero essere utilizzate per la crescita del territorio, per lo stato sociale e per la tutela delle fasce sociali più in difficoltà. E’ un fenomeno ormai radicato in Italia, dove attualmente si registrano oltre ottomila società partecipate da Regioni, Province e Comuni: uno sproposito che stride parecchio con la volontà, spesso sbandierata senza che ad essa facciano seguito fatti concreti, di ridurre sensibilmente i costi della politica. Le società partecipate sono al centro dell’attenzione di un’iniziativa che stimolata dai consiglieri regionali Monno e Brigante certamente contribuirà a fare chiarezza sugli eventuali sprechi che, in un periodo di estrema crisi come quello che il nostro territorio sta attraversando da cinque lunghi anni, vanno combattuti con ogni mezzo a disposizione.
Accogliendo con soddisfazione le audizioni che si terranno dalla fine di novembre, in consiglio regionale, sulle società partecipate dalla Regione Puglia, Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia invita l’organismo regionale “a convocare anche le parti sociali e i sindacati dei lavoratori che finiranno sotto la lente di ingrandimento, per offrire un contributo importante per definire al meglio le linee d’azione da adottare per ottimizzare i costi.
Pugliese fa notare come “in molti casi le competenze delle società in questione si accavallano, duplicando i costi di gestione e dimezzandone l’efficienza, creando mille passaggi burocratici che invece di snellire la macchina istituzionale, la ingolfano rendendola elefantiaca e non adatta a offrire ai cittadini servizi all’altezza della situazione. Abbiamo avanzato la proposta di dare vita a un piano di accorpamento che riunisca in poche società le varie competenze, in modo da rendere più efficace l’operato delle nuove realtà: ci auguriamo che stavolta l’obiettivo venga perseguito con maggiore determinazione rispetto al passato”.

“E’ giunto il momento – prosegue il segretario generale della UIL regionale – di spalancare le porte della trasparenza e della sobrietà, adeguando l’attività delle società partecipate dalle istituzioni al momento di crisi profonda. A cominciare da Aeroporti di Puglia, sulla cui gestione ci siamo espressi in svariate occasioni, sollevando dubbi fondati, senza tuttavia ricevere risposte convincenti. Da sempre, infatti, ci chiediamo perché AdP sia una delle società che, nonostante le sollecitazioni, è ancora restia a pubblicare su canali di comunicazione ufficiali i compensi e i benefit del proprio quadro dirigente. Se davvero la gestione è così limpida e non c’è nulla da occultare, perché non renderla pubblica?”.

“Nelle dinamiche delle società partecipate – conclude Pugliese – bisogna imporre con fermezza il rispetto delle buone pratiche, attuando la razionalizzazione della spesa”.

consiglio regione puglia