“Quote rosa” se ne parla su iniziativa di Manduria in più
Questa sera alle 18,30 presso la sede del Movimento Manduria in Più – via del Fossato,42 si terrà un incontro per parlare di rappresentanze femminili in politica e, nello specifico,
del mancato rispetto della legge da parte dell’Amministrazione Comunale di Manduria che, al momento, ha una giunta composta da 5 uomini e una sola donna.
La legge Del Rio n.56 del 2014 impone che “Nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico”
Dunque, se la matematica non è un’opinione, la composizione dovrebbe essere come minimo 3 a 2.
Manduria in più ha sollevato il problema sin da giugno scorso, da quando, la seconda assessora ha dovuto rassegnare le sue dimissioni. Solo il 30 dicembre si è arrivati a nominare l’assessore mancante UOMO…..
Il 4 febbraio il movimento ha anche pubblicato un comunicato, spiegando l’iter che si sarebbe dovuto seguire e che invece è stato completamente ignorato, anticipando che in mancanza di riscontro si sarebbe rivolto agli organi istituzionali, in questo caso la Consigliera di Parità Regionale, affinché facesse rilevare al Sindaco che la legge del Rio non è un optional e che la sua Giunta così come è, è illegittima e di conseguenza tutti gli atti relativi.
Poi tutta la documentazione è stata inviata alla Consigliera di Parità d.ssa Molendini che il 13 febbraio scorso ha inviato al Sindaco una diffida nella quale afferma che addirittura le donne in giunta dovrebbero essere 3.
L’argomento sarà affrontato insieme a Simona Scarpati, avvocata, Vera Guelfi, Presidente della Consulta Regionale Femminile e con alcune delle ex assessore di questa amministrazione.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di rendere sempre più consapevole la cittadinanza di ciò che accade intorno a noi e in particolare sulla pelle delle donne. Occasione per riflettere del perché accadono queste cose e quanto sia invece importante la condivisione fra donne e uomini soprattutto nella politica che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) riguardare il bene della collettività composta, per l’appunto da donne e uomini.