Manduria: va avanti progetto per l’abbattimento ecomostro e la rinaturalizzazione area Chidro

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Si va verso l’abbattimento dell’ecomostro che da decenni degrada l’area del fiume Chidro nella marina di Manduria. Al suo posto nell’ambito di un complessivo progetto di rinaturalizzazione sorgerà un Centro logistico-operativo delle Riserve Naturali del Litorale Tarantino.

A piccoli passi prosegue l’iter burocratico per la rigenerazione di un’area importantissima per Manduria. E’ stata indetta la Conferenza di Servizi decisoria in forma semplificata e in modalità asincrona, finalizzata all’acquisizione dei necessari pareri sul progetto definitivo “Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale” – “Realizzazione di progetti per la Rete Ecologica Regionale: proposta progettuale di rinaturalizzazione dell’area del fiume Chidro e realizzazione centro logistico-operativo delle Riserve Naturali R.O. del Litorale Tarantino Orientale”.
Il progetto si propone di rigenerare in chiave completamente sostenibile un’area fortemente antropizzata, gli interventi proposti sono coerenti con gli obiettivi di conservazione, valorizzazione e riqualificazione paesaggistica, alcuni degli interventi proposti prevedono:
la demolizione di ingenti volumetrie edilizie in un’area naturale protetta;
l’eliminazione di opere idrauliche presenti nell’alveo di un corso d’acqua;
la ricostruzione, a seguito della rimozione degli elementi artificiali, delle sponde del corso d’acqua con tecniche di ingegneria naturalistica;
la permeabilizzazione di ampie superfici in precedenza impermeabili;
la rinaturalizzazione di ampie superfici in precedenza artificializzate;
la ricostruzione della continuità degli ecosistemi presenti nel sito a seguito dell’eliminazione dell’impianto di captazione e trattamento esistente;
realizzazione di una torretta di avvistamento con capanno per il bird-watching.
Il centro logistico-operativo delle Riserve verrà realizzato recuperando i volumi interrati della vasca di
accumulo della stazione di pompaggio, di parte del piano interrato dell’edificio e dei canali di collegamento, anch’essi interrati, tra le due strutture.
Si tratterà, pertanto, di una struttura totalmente ipogea, coperta da “tetto verde” con vegetazione erbacea spontanea ed in parte da vetrate fotovoltaiche, che garantiranno l’illuminazione naturale dell’ambiente. Il centro operativo, anche se realizzato su più livelli, sarà completamente accessibile anche da chi ha limitate capacità motorie. Il centro sarà dotato di un impianto di recupero delle acque piovane da reimpiegare nei servizi igienici.
Il centro delle Riserve Naturali sarà centrale nella vitalità dell’area per lo sviluppo e la promozione del
turismo naturalistico sostenibile anche attraverso specifiche attività come l’acquisto di canoe e biciclette per garantire il servizio a noleggio e la mobilità dolce.