Manduria: Il Calvario ritrova la sua antica bellezza

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Tolto finalmente il telone che ricopriva il monumento durante le fasi di ripulitura e restauro: il Calvario di Manduria è ritornato al suo antico splendore.

L’azienda di Gregorio Tarantini incaricata, in quanto azienda di fiducia della Sovrintendenza e abilitata ad intervenire, ha completato ieri il suo lavoro eliminando le infestanti che avevano letteralmente ingoiato il particolare monumento manduriano che per le sue caratteristiche attira l’attenzione dei turisti che vogliono ammirarlo e conoscerne la sua suggestiva storia. Il Calvario che raffigura le scene principali della Passione di Cristo con tantissime conchiglie e cocci di ceramiche di vari colori e periodi rappresenta una delle testimonianze più importanti della produzione di ceramica delle zone di Manduria e Laterza.

Un recupero dell’antica costruzione ottocentesca molto travagliata a causa di lungaggini burocratiche. In passato questo lavoro veniva fatto senza alcun onere per il Comune non appena le erbe iniziavano a spuntare ma con la presenza dei Commissari non è stato possibile eseguire per tempo tali operazioni così già un anno fa si segnalava la necessità di intervenire. Le condizioni del Calvario erano tali che un semplice diserbo a mani nude avrebbe provocato seri danni. Interpellata necessariamente la Sovrintendenza il Comune ha dovuto attenersi alle indicazioni per non danneggiare il precario rivestimento ceramico.

Ora dunque il monumento si potrà godere in tutta la sua bellezza e per il futuro saranno eseguiti periodici interventi per prevenire l’invasione delle infestanti senza arrivare a dover eseguire interventi più impegnativi.

Nel postare sul suo profilo le foto del monumento il sindaco Gregorio Pecoraro ha chiesto scusa alla città per questi mesi di ritardo, ma molti cittadini hanno compreso cosa è accaduto e il perché. In una città con moltissimi problemi…si cerca di voltare pagina prendendo il controllo di tutto. Così piano piano già dalle piccole cose inizia ora ad intravedersi la luce.