Manduria: Riaprono reparti. Fratelli d’Italia: “Ora elevare il Giannuzzi a ospedale di primo livello”.

Condividi

Apprendiamo con piacere la notizia della riapertura di alcuni reparti dell’ospedale di Manduria, vale a dire di nefrologia, chirurgia ed ortopedia dopo la lunga parentesi di chiusura Covid, durante la quale, comunque, gli operatori sanitari del “Giannuzzi”

hanno dato grande prova di professionalità e di abnegazione, nonostante gli impegni assunti dall’Asl e dalla Regione di potenziamento del personale non siano stati assolutamente mantenuti. Il personale, con le sole proprie forze, affrontando spesso turni massacranti, ha dovuto far fronte all’emergenza che, in taluni periodi, è stata asfissiante, dando prova di grande attaccamento alla professione ed al territorio.”

E’ il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, sindaco di Sava Dario Iaia a ricordare alla Asl di Taranto che questo territorio attende da tempo che l’ospedale Giannuzzi diventi di primo livello, riconoscimento guadagnato più volte sul campo, anche durante l’emergenza covid.

Oggi, è il momento di riconvertire l’ospedale manduriano e farlo tornare quello che era, potenziando alcuni reparti e cominciando a discutere, a livello regionale, sulla possibilità che venga riconosciuto come ospedale di primo livello, come è giusto che sia. E’ ora necessario che quanto prima anche i reparti di oncologia medica, Utic ed e cardiologia tornino ad essere pienamente operativi, pur continuando a prevedere un presidio per una eventuale nuova emergenza Covid. In questi giorni, si parla della prossima esecuzione di lavori di potenziamento della terapia intensiva per portarla da cinque (in effetti sono sei) ad otto posti letto. Sono ben accetti gli interventi che vanno nella direzione del miglioramento e potenziamento del reparto, ma queste opere devono avere luogo senza che ciò comporti la chiusura, seppur temporanea, del reparto che deve continuare ad operare, anche se con le ovvie limitazioni, e deve riaprire, potenziato, subito dopo l’esecuzione dei lavori. Lavori che devono essere eseguiti in tempi rapidissimi, in quanto il nostro territorio non può permettersi di non essere servito da un reparto così importante come la terapia intensiva. E’ chiaro che se così non sarà, chi ha assunto decisioni differenti dovrà assumersene la responsabilità in ogni sede.
Oggi dobbiamo ripartire perché il nostro territorio lo merita e lo meritano i tanti pazienti che in questi mesi sono stati costretti ad andare fuori o ad attendere. Devono abbattersi le le liste d’attesa che, essendo trimestrali, non fanno comprendere appieno la portata del problema, anche se i malati in attesa conoscono molto bene la questione. Ovviamente, questa situazione va affrontata ancor di più oggi, in un periodo come quello estivo, in cui l’utenza del versamento orientale della provincia jonica si moltiplica a dismisura. Per questo, il nostro invito alla Regione Puglia ed all’Asl di Taranto è quello di prestare la massima attenzione al nosocomio manduriano non considerandolo un ospedale di serie b, perché non lo è affatto e lo ha dimostrato durante l’emergenza.