Manduria e la solidarietà: Con la stampante 3D producono respiratori. L’appello a tutti i makers ad unirsi alla task force

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La solidarietà, che ci piace definire “più contagiosa del virus”, sta unendo gli sforzi di tante persone su più fronti. Tra le tante iniziative di beneficenza portate avanti, ci è stata segnalata l’attività di due ragazzi manduriani che fanno parte di una vera e propria task force per realizzare, nel più breve tempo possibile, delle valvole per trasformare la maschera da snorkeling Easybreath, prodotta e distribuita da Decathlon, in un dispositivo d’emergenza per respiratori ospedalieri.
I due maker manduriani che collaborano con il resto d’Italia, sono Alessandro Quartulli e Giuseppe Lecce, ma non cercano “gloria” quanto, invece, l’aiuto di altri maker. I dispositivi che stanno producendo sono donati gratuitamente a tutti gli ospedali in difficoltà. In questo momento c’è la necessità di fare presto tanti respiratori e, con l’aiuto di tutti, si possono superare i “tempi tecnici” di produzione, che sono piuttosto lunghi.

Per questo Alessandro Quartulli e Giuseppe Lecce fanno appello a tutti i Manduriani e non che sono in possesso di una stampante 3D e di tanta volontà a dare una mano.
La mail da contattare per quanti intendono collaborare e per ricevere le istruzioni è la seguente: free3dmakers@gmail.com.

Sarà fornito il file da stampare (già testato negli ospedali Lombardi). 

 

 

 

L’idea solidale, che vede la produzione di queste valvole per respiratori d’emergenza, è partita da due ingegneri Bresciani che hanno reso pubblico il progetto (https://www.isinnova.it/easy-covid19/), istituendo appunto un vero esercito di maker che, con l’ausilio della loro attrezzatura (stampanti 3D FDM), stanno realizzando valvole e visiere (DPI), per supportare le richieste ospedaliere.
La produzione ad un primo test si è rivelata correttamente funzionante, ma non essendo certificate né la maschera né la valvola, questa soluzione si prefigura adottabile solo in caso di estrema necessità e per un periodo di tempo quanto più ridotto possibile. Per questo motivo sono utilizzate previo liberatoria del paziente. Cosa che si sta già facendo nel Nord Italia, dove ogni aiuto è fondamentale.
Il gruppo Decathlon ha già donato circa 10000 maschere agli ospedali italiani. Queste servono a superare la richiesta iniziale. Si sta già realizzando uno stampo in metallo, nel nord Italia, per realizzarle con processo “stampaggio a iniezione”, più rapido e preciso. Ad ogni modo i maker Italiani stanno continuando a fornire vario materiale agli ospedali, e tra questo anche protezioni del tipo visiere facciali (DPI).