IAIA (FdI), Il CdM approva un decreto per salvare i creditori dell’Ex Ilva di Taranto

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“Il giorno dopo l’audizione in commissione al Senato di tutte le parti sociali interessate dalla crisi dell’Ex Ilva, il Governo presieduto da Giorgia Meloni, a differenza dei Governi guidati dal Partito Democratico, dimostra reale attenzione alle questioni dell’economia tarantina ed approva un importante decreto nel Consiglio dei Ministri odierno a tutela delle imprese dell’indotto. In questi mesi i ministri competenti Urso, Fitto, Calderone e Giorgetti hanno svolto un lavoro encomiabile che ha condotto al risultato di oggi.”

Così l’on. Dario Iaia, Segretario Commissione Parlamentare Ecomafie/ Coordinatore Provinciale FdI Taranto
“Il provvedimento – prosegue Iaia – prevede diverse misure in favore delle piccole e medie imprese che incontrano difficoltà di accesso al credito a causa dell’aggravamento della posizione debitoria di imprese committenti che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale ammesso alla procedura di amministrazione straordinaria. L’operazione salva-creditori prevede il coinvolgimento di Sace e di Mediocredito Centrale. Quest’ultimo acquisirà i crediti certificati a condizione di mercato e Sace offrirà la copertura assicurativa. Su queste operazioni finanziarie potrà essere richiesto dalle imprese un contributo a fondo perduto finalizzato ad abbattere il tasso di interesse applicato. Il decreto prevede, inoltre, la pre deducibilità dei crediti delle aziende ove riferiti a prestazioni di beni e di servizi, anche di autotrasporto, strumentali a consentire la funzionalità produttiva degli impianti. Ulteriori misure di integrazione salariale sono previste anche nei confronti dei lavoratori dipendenti di imprese private che sospendono o riducono l’attività lavorativa in conseguenza della sospensione o riduzione dell’attività lavorativa di imprese di interesse strategico nazionale. Quella di oggi è una risposta immediata e concreta alle imprese dell’indotto il cui grido di allarme non è rimasto inascoltato e che ha trovato una pronta risposta”.