Discarica Vergine: tempi maturi per la bonifica e la chiusura definitiva.
“Le iniziative che in seno alla Provincia di Taranto hanno tentato di ridare legittimità normativa alla riapertura della discarica Vergine, rappresentano l’ennesimo schiaffo alle comunità limitrofe che
da decenni si battono per la tutela del territorio.” E’ quanto affermato R-Esistere,che, “in considerazione dei numerosi appelli provenienti dalle associazioni ambientaliste e da varie parti politiche, ritiene che ormai siano maturi i tempi per pensare a una definitiva chiusura del capitolo discariche nell’isola amministrativa di Taranto”.
Per i coordinatori del Laboratorio politico culturale di Fragagnano “la recente decisione del Tar di Lecce che ha vanificato l’ordinanza di bonifica del Sindaco di Taranto, suggerisce, invece, di intensificare a tutti i livelli decisionali gli sforzi per ripristinare lo stato dei luoghi possibilmente senza gravare sulle finanze pubbliche. La discarica di rifiuti speciali ha provocato disagi ambientali, e ha monopolizzato il dibattito politico in numerosi comuni, alimentato il falso mito che i contributi economici versati a titolo di ristoro ambientale potessero rappresentare un vantaggio per le finanze degli enti locali”.
“Fagagnano – aggiungono – è l’esempio lampante di come il problema ambientale derivante dalla vicinanza ad una discarica sia direttamente connesso al problema economico finanziario provocato dai mancati introiti del “ristoro ambientale” non più versati dai gestori della discarica Vergine in considerazione del suo sequestro”.
“La discarica avvelena il territorio e inquina i bilanci. – afferma il Laboratorio R-Esistere che, “non facendo riferimento ad alcun partito e non avendo nessun rappresentante negli organi istituzionali sovra-comunali, chiede al Sindaco di Fragagnano di assumere una posizione chiara e precisa sulla vicenda della discarica Vergine, e chiede che ogni portatore di interessi diffusi possa prendere parte ad un tavolo tecnico in grado di tracciare le linee programmatiche per un piano di bonifica dell’area e una diversa destinazione d’uso delle aree bonificate.”