Dieng, Gomez e Goncalves: i tre “manduriani” in giro per l’Europa

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Un viaggio alla scoperta dei tre giovani che si sono messi in luce a Manduria nell’ultimo anno, c’è una storia davvero toccante che riguarda un ex biancoverde. Poi le parole di uno dei migliori prospetti dell’ultima Eccellenza, colpito dai tifosi e dalla città messapica

Abbiamo fatto un tour tra le destinazioni dei tre giovani biancoverdi che nella passata stagione si sono messi in evidenza a Manduria, sotto la gestione Geretto – Pastorelli. Nella vetrina green del team messapico erano diversi gli elementi che hanno sfruttato l’occasione, al punto da attirare le mire dei club stranieri. Il nostro viaggio virtuale parte proprio dallo stadio Dimitri, dove i ragazzi hanno trovato un ambiente su misura per crescere senza troppe pressioni.

La prima sosta è in Puglia, si è spostato di soli 40 chilometri Alexis Dieng (2002) che è approdato a Martina Franca in serie D. Roccioso difensore francese di 188 centimetri, si è disimpegnato alla grande nell’ultima stagione a Manduria. E’ stato il giocatore che ha permesso all’intero reparto di fare il salto di qualità e che più di tutti ha inciso dal punto di vista fisico nell’economia della squadra.

Ha messo ordine e garantito chili e centimetri al roster di Geretto che ha patito tanto le palle inattive nel primo periodo. Si è messo di traverso anche contro la sua nuova squadra, imponente la prestazione con il Martina nella passata stagione, dove il Manduria vinse per 2 a 1 con la prima della classe. A distanza di qualche mese se lo sono portati a casa e ieri ha trovato il primo gol nell’amichevole contro il Viggiano. Dieng, un 2002 che faceva gola a tanti.

Mani sul volante e via direzione Lussemburgo, i chilometri sono 1700, forse conviene prendere l’aereo. Yoann Goncalves (classe 2002), dai quattro agli undici anni è cresciuto nel settore giovanili del Benfica. A dieci, arriva il suo primo report in Italia, era stato attenzionato dall’Inter, come riportato da diverse testate sul web, ma nel 2012 non se ne fece nulla. Nella passata stagione si è messo in luce con la maglia del Manduria. Cinque gol stagionali, sempre presente nello scacchiere di Geretto. Centrocampista centrale, abile da mezzala, nel finale ha giocato anche da finto nove. Mancino, piede educato, è il giovane che più di tutti ha rubato l’occhio per tecnica e capacità di leggere le situazioni sempre in anticipo. Giocherà in seconda divisione lussemburghese con il FC Jeunesse. Il suo ricordo di Manduria e un pensiero alle persone che lo hanno accolto: “Non ho mai visto tanti tifosi ad un allenamento, è accaduto prima della gara con il Grottaglie. Era meraviglioso avere loro accanto in ogni partita sia in casa che fuori, ho un grande ricordo della città e di tutta la gente che mi ha voluto bene. E’ stato bello vivere l’esperienza con voi”.

Volo prenotato, check-in fatto, si decolla verso il Portogallo. Gomez Torres (classe ‘99) con 10 reti è stato l’uomo più prolifico dell’ultimo Manduria. Ha giocato sia davanti che a sinistra, sfruttando la sua rapidità negli ultimi metri. Nato in Gambia, ha lasciato l’Africa a 16 anni con il biglietto della vita. La sua storia è di quelle che ti fanno dire “per fortuna è andata bene”. I genitori decisero di vendere un terreno e con il ricavato prenotarono due posti verso l’Europa. Il viaggio della speranza, con un tonfo grande nel cuore. Quattromila chilometri prima di arrivare a Taranto, nel mezzo mille peripezie durate tre giorni. Il barcone con 138 persone a bordo cominciò a imbarcare acqua, furono salvati prima che andasse a fondo. Adesso è in Portogallo, nei pressi di Setubal si è allenato con diverse squadre della terza serie, in attesa di trasformare il periodo di prova in qualcosa di più importante.

Mario Lorenzo Passiatore