Torre Colimena: Avetrana torna a sognare l’accesso al mare e a ridisegnare i propri confini

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E’ l’avvocato avetranese Mirko Giangrande che rispolvera una vertenza che periodicamente spunta nel dibattito politico del piccolo centro che più volte ha tentato di “riconquistare” il territorio delle marine che secondo alcuni storici locali un tempo sarebbe stato di proprietà del Comune di Avetrana.

“La questione “Torre Colimena e Specchiarica” è oggetto di campagna elettorale avetranese da quasi cinquant’anni. Diversi i tentativi di realizzare quel sogno che i cittadini avetranesi inseguono da sempre: riappropriarsi delle proprie marine. Marine abbandonate a sé stesse, mancanti di impianto fognario, di illuminazione pubblica, di impianto idrico, di strade asfaltate, di programmi estivi e persino di piazze. L’inverno, poi, sono lasciate in balìa di ladri e vandali. Tutto accompagnato dagli esborsi erariali (vedi IMU) che i proprietari sono dovuti a pagare alla “distratta” amministrazione comunale manduriana. Somme che, invece di “ritornare” e migliorare la situazione infrastrutturale della fascia costiera, vanno a finire non si sa dove. Ma non è solo la situazione attuale a fomentare le pretese avetranesi. Questi ultimi ancora non hanno dimenticato il “sacco” avvenuto decenni fa quando, dopo aver acquistato i territori dell’odierna Specchiarica e Torre Colimena, si son visti annullare il contratto di acquisto per un improvviso, imprevisto e stranissimo rifiuto del tesoriere dell’epoca che si rifiutò di procedere al pagamento nonostante ci fossero stati regolari mandati di pagamento.

Il lato storico lasciamolo agli storici. Sta di fatto che la modifica della circoscrizione comunale è prevista sia dalla nostra Costituzione che dallo Statuto della Regione Puglia.

E la stessa regione, con le leggi 26/1973 e 27/1973, ne disciplina le modalità.

L’avv. Mirko Giangrande ha personalmente messo a punto il “Dossier per il passaggio di Torre Colimena e Specchiarica da Manduria ad Avetrana” che delinea, passo per passo, la procedura da attuare per la modifica della circoscrizione territoriale delle suddette marine.

“Le basi per iniziare ci sono, – conclude Giangrande – occorre solo la volontà politica e amministrativa, scevra da ogni propaganda elettorale.”