Scu. Confiscati beni per 5 mln di euro alla famiglia Bruno

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TORRE SANTA SUSANNA – Un provvedimento di confisca definitiva è stato eseguito dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Brindisi su beni, del valore di 5 milioni di euro, nella disponibilità del gruppo criminale che, a Torre Santa Susanna, faceva capo alla famiglia Bruno, una delle articolazioni del clan della Sacra Corona Unita “Rogoli – Buccarella – Campana”.
Il dispositivo è stato emesso dal tribunale di Brindisi, sezione Ufficio misure di prevenzione, in seguito alla conferma pronunciata lo scorso 19 febbraio dalla Corte suprema di Cassazione, che rigettò il ricorso proposto dagli espropriati.
Il clan Bruno, a capo del quale c’erano i fratelli Ciro, Andrea e Antonio Bruno, fu duramente colpito nel marzo 2008 con l’operazione “Canali” che portò all’arresto di 24 persone accusate di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, contrabbando, armi ed estorsioni. Andrea Bruno e due suoi luogotenenti sfuggirono alla cattura ma furono presi due mesi più tardi, sempre dai Carabinieri, in un trullo in contrada “Cocolicchio” sulle colline di Fasano.
La confisca colpisce beni mobili e immobili, tra cui due aziende agricole ubicate nel comune di Torre Santa Susanna, tutti già sottoposti ad amministrazione giudiziaria a seguito di sequestro preventivo e successiva confisca pronunciata in primo grado e successivamente appellata.

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