San Vito Taranto: sequestrata attività che occupava abusivamente area del demanio marittimo

Condividi

Occupava abusivamente un’area complessiva di 235 metri quadrati di demanio marittimo. Per tale ragione la Guardia Costiera di Taranto ha eseguito il sequestro di Lobster un’importante attività turistico/ ricreativo/ commerciale lungo il litorale di San Vito.

Riscontrate varie violazioni come il mancato rispetto della stagionalità dell’attività, ovvero dal 1° giugno al 30 settembre; l’ampliamento non autorizzato di circa 160 mq del fabbricato; la creazione di un’area adibita a giardino occupata senza titolo e l’abusiva occupazione dell’area demaniale marittima fronte mare per una superficie pari a mq. 250 con n. 5 ombrelloni in legno e cannucciati, alcuni tavolini e sedie, nonché la presenza di numerose sedie accatastate; l’esercizio abusivo dell’attività commerciale di ristorazione/bar, in quanto effettuata al di fuori del periodo consentito dalla concessione demaniale marittima, nonché la mancanza di un qualsiasi titolo abilitativo o autorizzazione amministrativa che consentisse l’esercizio dell’attività commerciale, nonostante il divieto di prosecuzione dell’attività emanato dal Comune di Taranto il 2 ottobre 2023.

Accertato il notevole ampliamento abusivo della superficie occupata dal fabbricato adibito all’esercizio di tale attività commerciale, sprovvisto di titoli edilizi abilitativi o permessi di costruire, nonché l’occupazione abusiva di area demaniale marittima non in concessione e avente scopo pertinenziale rispetto all’attività. Al termine della complessa operazione dopo una intensa e mirata attività investigativa sviluppatasi in stretta collaborazione sinergica, i militari della Guardia Costiera, in collaborazione con il personale della Sezione Navale della Guardia di Finanza, del Comune di Taranto e della Polizia Locale di Taranto, hanno posto i sigilli all’intera struttura e all’attività commerciale per i reati di occupazione abusiva di demanio marittimo, titolo edilizio assente e realizzazione di lavori su beni paesaggistici in assenza la prescritta autorizzazione o in difformità di essa, deferendo alla competente Autorità Giudiziaria il rappresentante legale della società, nei cui confronti è stato, altresì, contestualmente spiccata da parte del Comune di Taranto apposito ordinanza ingiuntiva di cessazione dell’attività commerciale. Per l’indagato vige il principio di presunzione di innocenza fino a pronuncia di sentenza definitiva di condanna. La capillare attività interistituzionale di controllo del territorio costiero continuerà senza soste per l’intero arco della stagione estiva al fine di telare l’interesse della collettività all’utilizzo del libero e pubblico demanio marittimo.