Manduria: Giornata della Memoria in ricordo di ELISA SPRINGER. Video
Ha trascorso gran parte della sua vita a Manduria, sin dal 1946 quando per una casualità sfuggì alla camera a gas nei campi di concentramento.
Elisa Springer ha soffocato il suo dolore nel silenzio: per cinquant’anni, nel timore di non essere compresa, celando con un cerotto il numero di matricola A-24020 e gli orrori del suo passato.
E sempre a Manduria nel 1997 spinta dal figlio Silvio e grazie anche ad un’amministrazione sensibile riuscì a trovare il coraggio di raccontare quello che poi ha racchiuso in due libri. In occasione della Giornata della Memoria dinnanzi alla tomba dove è sepolta Elisa si è tenuta una breve cerimonia alla presenza di alcuni parenti della scrittrice, di associazioni, del sindaco e degli assessori del Comune di Manduria.
Un’eredità, quella di Elisa, fatta di memorie che parlano al cuore degli uomini, testimonianza di un passato che deve essere ricordato affinché non si ripetano gli errori della storia. Manduria intende raccogliere quell’importante eredità onorando la sua concittadina e dopo l’intitolazione di una piazza ed una teca a Lei dedicata all’interno del museo civico, ha in progetto di aprire al pubblico l’abitazione di Elisa Springer ricreando gli ambienti che nei 58 anni di presenza a Manduria l’hanno circondata.