Maxi Operazione di Guardia Costiera e Polizia di Stato contro pesca illegale e occupazione abusiva del demanio marittimo
Tre persone sono state denunciate e quasi quattro quintali di cozze, svariati chilogrammi di prodotto ittico, nonché diverse strutture abusive adibite a laboratori per la lavorazione di mitili e pesce in generale, sono stati sequestrati dai militari della Guardia costiera di Taranto e dagli agenti del Commissariato Borgo.
La complessa attività di polizia finalizzata al contrasto della pesca illegale e dell’occupazione abusiva di demanio marittimo si è poi protratta fino a una nota pescheria della città, il cui titolare è stato sanzionato per aver commercializzato prodotto ittico derivante dalla pesca non professionale, peraltro sfornita dei prescritti documenti attestanti la tracciabilità. Il trasgressore, oltre a una sanzione complessiva di € 4.500, rischia ora la sospensione dell’esercizio commerciale da 5 a 10 giorni. L’operazione ha avuto inizio nelle prime ore di ieri, 27 luglio 2021, quando le forze di polizia si sono appostate in zona Circummarpiccolo, nelle immediate vicinanze della Madonnina, per monitorare l’attività illecita compiuta da alcune persone che sgusciavano mitili di dubbia provenienza e in cattivo stato di conservazione, per poi prepararli in vaschette destinate alla commercializzazione. Il tutto avveniva in una zona demaniale marittima di particolare pregio, dove gli abusivi avevano realizzato indebitamente delle strutture fatiscenti per poter esercitare la propria attività illecita. Durante le attività di monitoraggio veniva notata, inoltre, la presenza di un furgone che caricava vaschette di cozze e di pesce vario per poi lasciare la zona. Mentre una squadra interveniva per accertare le descritte violazioni in zona Circummarpiccolo, un’altra aliquota seguiva il mezzo, rintracciandolo presso una pescheria sulla litoranea dove l’attività di controllo proseguiva con l’accertamento degli altri illeciti sopra citati. Ancora una volta, quindi, Polizia di Stato e Guardia Costiera impegnate nella tutela del cittadino e della salute pubblica affinché non venga commercializzato prodotto ittico che sfugge ai controlli sanitari e che rappresenta un serio pericolo per la salute pubblica.