Manduria: il Giannuzzi sarà tutto covid per motivi tecnici e logistici. Pecoraro: “La sanità è di competenza della Regione Puglia”

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Il “Giannuzzi” di Manduria non potrà essere convertito solo in parte a covid-hospital per motivi tecnici e logistici.

E’ quanto emerso nel corso di un incontro svoltosi questa mattina presso l’ospedale tra il sindaco di Manduria dott. Gregorio Pecoraro e il Direttore Generale della Asl di Taranto dott. Stefano Rossi. Erano presenti anche tecnici, ingegneri Asl e il personale medico.

Il sindaco di Manduria ha ribadito la posizione condivisa dai suoi colleghi di Sava, Maruggio, Torricella, Pulsano, Leporano, Fragagnano ed Avetrana che, così come riportato nella lettera inviata ieri, chiedono, a fronte della decisione calata dall’alto, che tutti gli investimenti e le strutture che si stanno concentrando sul Giannuzzi per elevarlo ad ospedale Covid, rappresentino un’opportunità per la futura riqualificazione dell’ospedale manduriano.

In merito alle decisioni che i vertici Asl stanno prendendo sulle nostre strutture sanitarie (ospedale, 118), ribadisco che i Sindaci non hanno alcun potere sulla sanità, che come tutti sanno (o dovrebbero sapere) è di competenza e gestione della Regione Puglia”. E’ la dichiarazione del sindaco di Manduria a commento delle affermazioni di esponenti della minoranza”

Chi, a Manduria, dovrebbe fornire spiegazioni su quanto sta accadendo al nostro ospedale – prosegue Gregorio Pecoraro – sono i consiglieri di minoranza (Sammarco, Ingrosso e Gentile) che, nella loro coalizione elettorale, avevano il PD, partito al governo della Regione e che quindi è DIRETTAMENTE RESPONSABILE del “destino” del nostro ospedale e del 118 di Manduria. Questi consiglieri, anziché tirare in ballo il sindaco (che di fatto non ha alcun potere) sulla vicenda ospedale, farebbero bene a chiedere conto ai politici regionali di Emiliano che sono direttamente responsabili su quanto sta accadendo, rivolgendo loro le critiche sul caso “Giannuzzi” e “118 sguarnito” e, magari, invitando qualcuno di essi a venire da noi per fornire spiegazioni ai cittadini del territorio.”

“Questo – conclude Gregorio Pecoraro – sarebbe un modo costruttivo e sicuramente apprezzato di fare opposizione. Da parte mia, ho fatto il possibile creando una rete di sindaci che hanno sottoscritto e inviato alle autorità regionali un documento comune per il diritto alla salute dei cittadini e chiedendo garanzie per il futuro. Sarebbe pertanto auspicabile in questa fase critica una piena collaborazione tra tutte le forze politiche del territorio, nelle sedi locali e regionali, per assicurare finalmente un cambio di rotta nella considerazione del nostro ospedale, nell’interesse non strumentale di alcuni ma dell’intera collettività.”