Manduria: Festa Patronale delusione per il primo giorno “saltato”

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La Festa Patronale di San Gregorio Magno a Manduria dovrebbe durare almeno tre giorni. Il 2-3-4 Settembre, queste sono le date prestabilite. Per questo tutti si aspettavano già ieri sera di partecipare all’appuntamento che, di solito, richiama i manduriani residenti e non, che per tradizione, proprio per salutare il Santo patrono e protettore, rientrano dalla residenza estiva di San Pietro in Bevagna. Il programma della Festa si divide tra quello religioso e quello civile. Dopo la partecipazione alla Santa Messa che si tiene all’interno della Chiesa Madre dove si trova materialmente la Statua di San Gregorio Magno, il centro si anima. Anche la passeggiata fa parte della tradizione: un momento di gioia e di incontro tra la gente, tra le luminarie e le bancarelle per comprare i dolci tipici locali e altre leccornie. Niente di tutto questo. Va bene l’esigenza di creare un po’ di ordine per far vivere con lo spirito giusto la processione programmata per il 3 per questo le bancarelle sono state sistemate lontano dal corso. Ma tutto il resto? Ieri sembrava una serata come le altre, forse solo più caotica. Le luminarie erano spente. Erano ancora presenti sul corso gli addetti dell’impresa incaricata dell’installazione delle luminarie che facevano le prove, forse stavano risolvendo qualche problema…non si sa. Per le vie del centro, dove doveva esserci il passeggio, circolavano le auto nonostante l’ordinanza di chiusura delle strade emessa dal Dirigente Comandante Dinoi (N. 252 del 31/08/2017 Oggetto: Ordinanza Chiusura strade per Festa Patronale S. Gregorio Magno 2, 3 e 4). Il corso principale era di una tristezza ed una desolazione che non si è mai verificata negli anni scorsi, anche perché vi era pochissima gente e tutti circolavano nelle auto. Cosa è accaduto? Forse nessuno lo dirà e, questo, andrà solo a sommarsi a quella situazione di caos e stranezze che ultimamente si verificano. Resta l’amaro in bocca non solo per quello che non si realizza in questa città ma anche per le tradizioni che si stanno perdendo.