Manduria. Approvato il nuovo Regolamento sullo Sport.
E’ stato approvato nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Manduria il nuovo regolamento per la concessione e la gestione degli impianti sportivi comunali. Un importante strumento attraverso il quale l’Amministrazione, riconoscendo lo sport come servizio primario,
intende “promuovere e sostenere ogni iniziativa atta a rendere più accessibile a tutti i cittadini la pratica di attività motorie e sportive quale mezzo di educazione e formazione personale e sociale, di tutela e miglioramento della salute e sano impiego dello sport”.
“Abbiamo deciso di apportare – ha spiegato l’assessore Fabiana Rossetti – delle modifiche ed integrazioni al precedente regolamento risalente al 2015. Il nuovo Regolamento per la concessione e la gestione degli impianti sportivi comunali si compone di 33 articoli all’interno dei quali viene stabilita anche l’istituzione della Consulta comunale per lo sport, intesa come forma di collaborazione tra le società sportive e l’amministrazione comunale, e l’Albo comunale delle società ed associazioni sportive. Inoltre tale regolamento classifica i diversi impianti sportivi presenti sul territorio comunale e disciplina, sulla base delle linee guida gestione impianti sportivi dell’Asset regionale Puglia, i criteri, le responsabilità e le modalità per l’uso degli stessi, definendo le modalità di gestione in due tipologie differenti: concessione in uso e concessione in gestione”.
Soddisfatto del lavoro svolto anche il presidente di Commissione Fabrizio Mastrovito.
“Con questo regolamento – ha detto – diamo dignità e riconoscimento alle associazioni sportive. Aggiungiamo, ad un Regolamento esistente, l’Albo delle associazioni sportive e la Consulta: strumenti con i quali finalmente possiamo dare voce alle associazioni sportive che tanto fanno e tanto hanno fatto in questo territorio. Sono strumenti con i quali diciamo alle associazioni sportive: collaboriamo insieme, troviamo la strada per avere una visione ed un’ idea di sport in questo paese. Lo sport ha più volte dimostrato di poter avere un ruolo trainante nel riscatto di questa città. Pensiamo anche alla capacità di integrazione delle fasce più deboli, più vulnerabili, o al contributo che può dare lo sport in termini di rispetto diritti umani, o a quanto può incidere, in una situazione di pandemia mondiale, sul risparmio del Servizio Sanitario Nazionale in termini di prevenzione, di controllo di tante problematiche. In questi mesi di lockdown proprio lo sport in tutta Italia, in tutto il mondo, ha sofferto e continua a soffrire sentendosi forse figlio di un Dio minore nell’ambito culturale ed economico. Io credo che questo regolamento sia un passo significativo e importante”.