Le Riserve Naturali di Manduria hanno adottato tutte le misure per prevenire incendi

Condividi

“Le Riserve Naturali Regionali Orientate del Litorale Tarantino Orientale hanno eseguito tutte le strategie utili per la prevenzione dagli incendi boschivi, come stabilito dal Decreto del Presidente della Giunta Regionale del 16 aprile 2019, n. 232.” E’ quanto afferma il commissario Straordinario Vittorio Saladino rispondendo all’on. Anna Macina che aveva di conoscere quali misure di contrasto ai roghi che devastano il nostro territorio sono state adottate dall’Amministrazione, se nelle zone colpite – Torre Colimena, Palude del Conte, Marina di Manduria – è attivo un sistema di videosorveglianza, da quante telecamere è costituito, e se sono state già consegnate alla polizia giudiziaria le immagini, utili ad identificare eventuali responsabilità penali.
In particolare: sono stati eseguiti numerosi interventi antincendio boschivo, con l’ausilio del personale qualificato dell’Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali, in forza alle Riserve Naturali.
Per tutta la campagna antincendio boschivo, sono stati assegnati alle Riserve undici operai specializzati ARIF, che hanno consentito di costituire n. 2 squadre, impegnate quotidianamente dalle 8.00 alle 20.30 e che saranno in servizio sino al 30 settembre p.v.
La Masseria Marina – Casa del Parco – è stata attiva per tutta la campagna antincendio, come centro logistico delle operazioni, in collegamento diretto alla Soup della Regione Puglia;
L’Ente ha provveduto a stipulare apposita convenzione anche per il monitoraggio antincendio con quattro associazioni di salvaguardia territoriale, (come da delibera n. 7/2019): l’ Associazione Guardie Ambientali Zoofile – Accademia Kronos di Manduria; l’Associazione Protezione Civile ed Ambiente – PROCIV ARCI di Manduria;
l’Associazione Nucleo Guardie Ambientali di Avetrana e l’Associazione di Volontariato E.R.A. di Manduria.

Le condizioni meteorologiche sfavorevoli hanno aumentato considerevolmente le piogge nel periodo di maggio, vanificando alcuni interventi realizzati (precese e fasce tagliafuoco), per cui è stato necessario affidare ulteriori lavori di protezione antincendio ad una ditta locale che ha eseguito gli interventi di ripulitura dei
sentieri per tutto il periodo estivo;

Nell’area oggetto dell’ultimo incendio, che ha interessato circa 4 ha, costituita parte da incolti e in piccola parte canneto e macchia mediterranea, le squadre operative sono riuscite ad intervenire celermente, scongiurando maggiori danni e il propagarsi dell’incendio del canneto centrale della Palude del Conte, proprio in virtù dell’attivo sistema collaudato di emergenza e delle precese precedentemente realizzate;

Nell’area protetta Salina Monaci e Palude del Conte, durante la stagione estiva, sono state eseguite 2 bonifiche straordinarie di rifiuti illecitamente abbandonati, in collaborazione con la ditta IGECO e le associazioni di promozione territoriale, al fine di eliminare possibili punti di innesco;

L’area protetta – spiega nella nota il dott. Saladino – non dispone di un sistema di videosorveglianza, non
avendo mai questo Ente ottenuto fondi dalla Regione Puglia, nonostante le numerose richieste formulate durante le riunioni di coordinamento svolte in Prefettura per l’organizzazione della campagna antincendio annuale;

L’Ente Riserve Naturali, nonostante i pochi fondi disponibili, ha partecipato ad un bando comunitario Interreg, con un progetto sperimentale denominato Ofidia2, recentemente finanziato, con capofila il Dipartimento di protezione civile della Regione Puglia. Tale progetto – conclude – permetterà la futura installazione di 2 telecamere e 30 sensori, per migliorare il sistema di allerta e monitoraggio incendi, nonché la realizzazione di una centrale di rilevamento dei parametri climatici.”