I “VENTI” DELL’AREA PROTETTA 2002 – 2022: i progetti realizzati e il futuro delle Riserve Naturali di Manduria. Video.

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Il 23 dicembre 2002 venivano istituite, con Legge Regionale, le Riserve Naturali Orientate del Litorale Orientale. A distanza di quattro lustri la virtuosa e, quanto mai opportuna, decisione delle Istituzioni si è

rivelata di straordinaria lungimiranza nei confronti di un’area, quale è quella delimitata dal Comune di Manduria, sorprendentemente ricca di biodiversità e di testimonianze storiche. Lo speciale anniversario è stato celebrato con una settimana ricca di eventi che hanno coinvolto soprattutto i giovani destinatari di questi immenso patrimonio naturalistico. Gli eventi si sono conclusi con un forum presso i Produttori Vini di Manduria.
Dopo i saluti del Sindaco di Manduria e Autorità di Gestione dott. Gregorio Pecoraro, si sono succeduti il dott. Giorgio Bucci, dell’Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali, il dott. Lucio Pirone, Responsabile C.O.R. Protezione Civile, l’avv. Massimo Lecci, Assessore all’Ambiente del Comune di Ugento, il dott. Rocky Malatesta e il dott. Alessandro Ciccolella, Presidente e Direttore del Consorzio di gestione Torre Guaceto, il dott. Paolo D’Ambrosio, Direttore dell’AMP Porto Cesareo, il dott. Marco Dadamo, Direttore di Palude la Vela, il dott. Giuseppe Scordella, Direttore del Parco Naturale di Ugento.
Non semplici figure istituzionali, ma amici e collaboratori delle Riserve, insieme ai quali sono stati tanti i progetti portati a termine e tanti ancora quelli che verranno realizzati e già pianificati e, in parte, finanziati. A fare gli onori di casa e a moderare l’incontro il dott. Alessandro Mariggiò, Direttore delle Riserve Naturali del Litorale Tarantino Orientale.
Le splendide immagini della mostra fotografica allestita nei maestosi ambienti della storica cantina vitivinicola manduriana, rievocano un passato ricco di tradizioni legate a doppio filo con la biodiversità. Gli interventi dei relatori hanno sottolineato l’importanza della salvaguardia di habitat ed ecosistemi non solo da un punto di vista naturalistico ma anche come volano per lo sviluppo sostenibile del territorio. Numerose le azioni messe in campo per la tutela delle aree protette minacciate dalla pressione antropica effettuate con tecniche di ingegneria naturalistica, per la divulgazione delle sue meraviglie e lo sviluppo di una maggiore consapevolezza e di una coscienza identitaria e per incentivare la loro scoperta con modalità sostenibili.
Secondo l’Assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia, che ha chiuso il forum, infatti, un ambiente sano non è solo un patrimonio da contemplare lasciatoci in eredità, ma influisce positivamente sulle vite e sulla salute della comunità e soprattutto sulle abitudini alimentari delle nuove generazioni. L’universo verde non ha solo un potere terapeutico su chi lo frequenta ma mette a disposizione una varietà di prodotti divenuti di fondamentale importanza per la dieta mediterranea.
“I venti dell’area protetta”, venti di speranza e futuro, non segnano solo un traguardo raggiunto ma l’inizio di un nuovo viaggio, la forza propulsiva che sospinge verso nuove mete, che svela la bellezza del nostro ambiente, che ci conduce verso orizzonti green.