I giovani di “Azione” su regole movida Manduria: “State rischiando di perdere una generazione”
L’ordinanza n. 78 del 02/05/2022 emanata dal Sindaco è il miglior schiaffo in faccia che si potesse dare ai giovani manduriani ed è soprattutto un’offesa ad una intera categoria già penalizzata nei due anni precedenti.
Il gruppo locale di “Azione”, proprio perché costituito interamente da giovani ragazzi manduriani, ritiene scontato farsi portavoce politico e sociale di un’intera fascia della popolazione messapica, evidentemente invisibile ai grandi dell’amministrazione locale. Ma entriamo nel merito dell’ordinanza. La chiusura di attività di somministrazione di alimenti e bevande dalle ore 01:00 alle ore 03:30 anche nei giorni infrasettimanali è totalmente incomprensibile. Riguardo invece il divieto di bevande in contenitori di vetro o alluminio, la misura è ormai diventata la norma in tantissime città e giustamente, aggiungiamo. Infatti, è il minimo che si possa fare per garantire sicurezza nei luoghi della movida, prevenendo in parte risse, lanci di bottiglie e feriti. Il divieto di vendita di bevande d’asporto oltre le 24:00 avrà l’ovvia conseguenza di svuotare il centro storico. Ma vorremmo far notare al sindaco che il proibizionismo non ha mai risolto nulla. I giovani se vogliono riunirsi in alternativa, potranno tranquillamente acquistare gli alcolici in supermercati non situati nel centro storico o zone limitrofe, per poi uscire e bere assieme. Ricordando che è doveroso un po’ di senso civico da parte di tutti i ragazzi, è pur vero che l’unico risultato che si otterrà è ostacolare il guadagno dei locali del centro storico. Riteniamo infine francamente inopportuni i divieti acustici dalle 23 in poi nel fine settimana, poiché una tale scelta va inserita nel contesto abitativo certo, ma anche nel contesto sociale di cui stiamo parlando. Al netto delle mere regole introdotte contro la “movida manduriana”, l’ordinanza firmata dal sindaco ci fa riflettere su come ad oggi a Manduria ci sia un forte strappo generazionale dovuto all’incapacità dell’amministrazione di dialogare, far partecipare ai tavoli una rappresentanza giovanile, creare contenitori che possano indirizzare i giovani alla cura e alla tutela della propria città. Uno strappo che pian piano segnerà il punto di non ritorno e costringerà la maggior parte dei giovani a “emigrare” per cercare fortuna in posti più floridi. State rischiando di perdere un’intera generazione.