Operazione “CLONING”. Traffico di auto di lusso: indagate 28 persone

Condividi

Al termine di indagini svolte congiuntamente dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza e della Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Taranto

su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo jonico, 28 informazioni di garanzia sono state notificate ad altrettante persone tra le quali figurano commercianti d’auto di Taranto e di altre province, sia in Puglia che in altre regioni d’Italia, ed alcuni pregiudicati di Taranto.

L’operazione, denominata “CLONING”, ha consentito di individuare una ben organizzata associazione per delinquere finalizzata all’indebita distrazione ed all’illecita appropriazione di lussuose autovetture e di automezzi di rilevante valore commerciale, gestiti in regime di leasing, con ulteriore commissione di reati di falso documentale, finalizzati alla definitiva vendita dei beni a terzi acquirenti in buona fede.
Le indagini erano partite da una querela formulata dal legale rappresentante di una società di autonoleggio lombarda, che aveva constatato, in occasione del pagamento della tassa di proprietà per una propria autovettura AUDI A5, presso uno sportello ACI, che il veicolo era stato oggetto di ben cinque trasferimenti di proprietà in un breve lasso di tempo, nonostante lo stesso fosse ancora parte del proprio compendio aziendale.
In un primo momento gli accertamenti giudiziari sono stati indirizzati nei confronti di una società commerciale di Leporano (TA), formalmente intestata a persona di origine albanese residente a Martina Franca (TA), società concretamente inesistente, nonostante il titolare fosse risultato intestatario di numerosi veicoli, oggetto, per la maggior parte, di contratti di leasing stipulati da società di autonoleggio.
E’ stato accertato che gli imprenditori coinvolti nel traffico illecito, attraverso una società commerciale martinese ed altra analoga con sede in Montesilvano (PE), avevano stipulato numerosi contratti di leasing per il successivo noleggio di autovetture di lusso, che generalmente rimanevano insoluti dopo il pagamento di alcune rate. Le autovetture erano state poi oggetto di una serie di atti di vendita simulati, che avevano prodotto fittizie intestazioni dei veicoli ad ignari soggetti, prima di essere destinate, con attribuzione di una diversa targa, alla vendita ai definitivi acquirenti in “buona fede”, sia sul territorio nazionale che all’estero.

Tra gli indagati figura un incaricato di pubblico servizio, il quale ha indebitamente attestato l’autenticità delle diverse operazioni di trasferimento di proprietà di detti veicoli.
L’operazione di polizia ha consentito di individuare il “riciclaggio” di 24 vetture, tutte di elevato valore commerciale, con marchi Porsche, Range Rover, BMW ed Audi.
Le indagini hanno anche individuato un complesso episodio di estorsione che ha avuto come protagonisti personaggi di spicco della criminalità organizzata tarantina, intervenuti per “dirimere” controversie tra i protagonisti del traffico illecitodi auto.