Vertenza Eni: gli operai dell’indotto sospendono lo sciopero. Il 23 luglio incontro con prefetto.

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TARANTO – I lavoratori metalmeccanici e tutte le categorie dell’appalto dell’indotto Eni di Taranto e le segreterie di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil hanno deciso di sospendere lo sciopero in corso in attesa dell’incontro che è stato convocato dal prefetto di Taranto Claudio Sammartino per il prossimo 23 luglio. L’obiettivo è quello di trovare soluzioni certe e sicure alla vertenza che – spiegano i sindacati – “dura ormai da alcuni mesi ed è causata dalle gare di appalto al ribasso, le quali stanno smantellando le professionalità delle aziende di appalto per privilegiare bassi costi con precariato diffuso nelle maestranze”. Una situazione questa che “ha sostanzialmente prodotto licenziamenti di personale nelle aziende dell’appalto Eni. Dal ciclo produttivo – aggiungono – sono usciti finora 31 lavoratori senza nessuna speranza di lavoro in un territorio che ormai non offre più nulla”. Le organizzazioni sindacali Fim Fiom e Uilm e i dipendenti metalmeccanici e tutte le categorie dell’appalto indotto Eni hanno risposto con varie iniziative. Dopo le prime giornate di agitazioni, è giunta la convocazione da Confindustria del 9 Luglio. ”In occasione di tale incontro – sottolineano i sindacati – sembrava che ci fossero soluzioni adeguate, ma così non è stato, anzi le soluzioni prospettate erano peggiorative e pertanto si è di nuovo fatto sciopero con presidi e sit-in”. I sindacati ringraziando pubblicamente il prefetto ”per l’attenzione e la sensibilità dimostrata verso i gravi problemi di questi lavoratori e delle loro famiglie” si dicono sicuri che con il suo autorevole intervento, si troveranno soluzioni “che garantiscano la continuità lavorativa e occupazionale con contratti veri a tempo indeterminato che possano dare serenità a chi lavora”. I lavoratori si riuniranno il pomeriggio della riunione, prevista per le 17, sotto la sede della Prefettura in attesa dell’esito dell’incontro.

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