Taranto accoglie le Statue dell’Addolorata e di Cristo Morto

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Proseguono a Taranto gli eventi religiosi voluti dall’Arciconfraternita del Carmine nell’ambito dell’Anno Giubilare Straordinario, indetto da papa Francesco in occasione del 250 esimo anniversario della donazione delle statue dell’Addolorata e di Cristo Morto da parte della famiglia Calò, avvenuta nel 1765. Tale ricorrenza avviata lo scorso 6 marzo si concluderà il prossimo 5 Aprile 2015. Una solenne processione si è tenuta domenica pomeriggio: un evento che ha riportato la memoria alla recente Settimana Santa che a Taranto è davvero suggestiva e di richiamo per numerosi turisti. Lo scorso 21 Maggio le due Statue presero parte all’Udienza Pontificia. Il Santo Padre, in quell’occasione, incoronò la statua dell’Addolorata, portata dai confratelli a spalla sul sagrato della Basilica di San Pietro, e impartì la benedizione ad una riproduzione dello Stemma Pontificio, che adorna il velo stellato che copre la statua di Cristo Morto. Rientrando a Taranto le due statue sono state “accolte” solennemente dalla cittadinanza e dai fedeli con una serie di iniziative. In mattinata i simulacri sono stati esposti alla pubblica venerazione nella cappella dedicata a San Leonardo all’interno del Castello Aragonese, “punto di unione tra il borgo antico e il borgo umbertino”. Il presidente del Consiglio Comunale, Pietro Bitetti che ha guidato la delegazione del Comune di Taranto ha offerto, a nome della città, un omaggio floreale all’Icona Mariana. Le due Statue sono state vegliate da confratelli e consorelle che, in abito di rito, si sono alternati e gruppi di preghiera appartenenti a tutte le realtà parrocchiali. Nel pomeriggio 25 confraternite della diocesi di Taranto e dell’intera Puglia sono giunte nel capoluogo jonico con i loro abiti di rito e con le loro insegne sia per rendere omaggio alle antichissime statue che per manifestare la vicinanza al sodalizio carmelitano tarantino. Un richiamo che, naturalmente, ha permesso alla città dei due mari di essere ammirata in tutta la sua bellezza. Nel tardo pomeriggio si è snodato il corteo processionale con oltre 600 confratelli in abito di rito. All’uscita dal Castello le due statue portate a spalla da confratelli del Carmine, sono state salutate dallo schieramento del Corpo di Guardia della Marina, che ha tributato gli Onori Militari. Un percorso suggestivo tra i luoghi più caratteristici della città: piazza Castello, il Ponte Girevole, corso Due Mari, via Anfiteatro, via De Cesare, via D’Aquino fino a giungere a piazza Carmine. Le Statue sono state accompagnate dal Labaro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

In serata, sul sagrato della chiesa, in una piazza Carmine è stata celebrata una Messa Solenne di ringraziamento, presieduta da mons. Marco Gerardo, padre spirituale dell’arciconfraternita, e concelebrata dai padri spirituali che hanno accompagnato le Confraternite invitate. Il priore Antonello Papalìa ha consegnato un attestato di gratitudine ai sodalizi presenti. E’ stata data lettura, quindi, del Rogito, ovvero del verbale che ripercorre le tappe dell’evento e delle sue motivazioni, chiuso nella nicchia dell’Addolorata a perpetua memoria dell’evento di fede e devozione. Le firme apposte al rogito sono di S. E. Umberto Guidato, prefetto di Taranto; del Cav. Gr. Cr. Baldassarre Cimmarrusti di Adelfia Canneto, preside della Sezione Taranto-Jonio dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme; del priore, del padre spirituale e del segretario dell’Arciconfraternita.
Terminata la celebrazione, le due statue sono state accompagnate in chiesa e, alla presenza dei confratelli e delle consorelle del Carmine, sono state intronizzate sull’altare, appositamente allestito, per l’esposizione e la pubblica venerazione sino alla chiusura dell’Anno Giubilare.

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