Ristrutturazioni Edilizie. Il Comune di Manduria ha avviato l’iter amministrativo per recepire le novità legislative approvate dalla  Regione Puglia. 

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Le novità previste dalla legge n. 36/23 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia il 21 dicembre scorso, in tema di ristrutturazione edilizia, introduce incentivi volumetrici, ispirati alla sostenibilità ambientale per il recupero del patrimonio edilizio esistente.

L’ Amministrazione comunale, recependo le prescrizioni impartite dalla nuova legge, ha prontamente demandato all’ufficio Urbanistica la perimetrazione dell’intero territorio comunale per definire, con variante urbanistica semplificata, da sottoporre alla necessaria definitiva approvazione del Consiglio Comunale, gli “ambiti” (nelle zone B, C, D, E ed F) dove consentire gli interventi.

Il riconoscimento degli incentivi volumetrici previsti infatti, è subordinato all’approvazione di una deliberazione del Consiglio comunale, supportata da perimetrazione, effettuata sulle planimetrie esistenti degli strumenti urbanistici vigenti, che individui gli ambiti edificati in cui promuovere interventi di ristrutturazione edilizia che prevedono l’ampliamento o la demolizione e ricostruzione di edifici esistenti, legittimi o legittimati, aventi qualsiasi destinazione d’uso.

La novità legislativa offrirà agli operatori ed ai cittadini, uno strumento in grado di garantire certezza e procedure semplificate, mirato a sviluppare una nuova visione di recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente.

Questa legge offre la possibilità di eseguire interventi in una prospettiva completamente sostenibile dal punto di vista ambientale, con un focus sull’efficienza energetica prevedendo il salto di almeno due classi energetiche rispetto all’esistente, ovvero, qualora non risulti possibile, il conseguimento della classe energetica superiore, e sul contenimento del consumo di suolo.

Gli incentivi sono previsti per gli ampliamenti, le demolizioni e le ricostruzioni con limiti specificati per ciascun caso.
I bonus, consistenti in aumento di volumetria, interesseranno le zone B ( completamento) e C (espansione) dove sarà previsto un incremento di volumetria del 20%, entro il limite dei 300 metri cubi.
Nelle zone E (rurali) l’aumento è del 20%, fino a 200 metri cubi con divieto di cambi di destinazione d’uso.
In caso di demolizione e ricostruzione, le volumetrie potranno aumentare del 35% (con un limite di 200 metri cubi nelle zone rurali).

Le novità riguardano la possibilità di interventi anche nelle zone D (artigianali) ed F (per servizi collettivi, come le scuole), a patto che siano «intercluse» nel tessuto urbano. Con le entrate comunali ottenute con gli interventi in zona D e F si potranno finanziare in parte il recupero di edifici in zona A (centro storico) e in parte l’edilizia residenziale sociale per fasce economicamente deboli. È consentito, inoltre, “delocalizzare” le volumetrie (quelle esistenti più l’aumento del 35%) in caso di demolizione di immobili che si trovino in aree interessate da vincoli paesaggistici o ambientali: per esempio una casa in zona a rischio idraulico o a meno di 300 metri dal mare. Infine, tra le disposizioni diverse, sono presenti norme sull’abbattimento delle barriere architettoniche, con l’obbligo per il Comune di destinare il 15% dei proventi annuali per tali interventi, pena l’esclusione da finanziamenti e trasferimenti regionali.