Il Procuratore Capristo sui “silenzi” di Manduria: “attenzione sulla Chiesa…i Commissari stanno facendo un lavoro splendido”

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Con la seconda fase di arresti di un altro gruppo di minorenni responsabili delle violenti incursioni ai danni di persone indifese si ripropongono tutta una serie di interrogativi su che cosa non ha funzionato all’interno del contesto socio educativo di Manduria.
Spunti di riflessioni li ha forniti nel suo intervento il Procuratore Generale della Repubblica Carlo Maria Capristo che ha richiamato alle responsabilità ancora una volta le istituzioni pubbliche quali la scuola, i servizi sociali, ma anche e soprattutto la famiglia, agenzie educative che contribuiscono alla crescita dei ragazzi.
Non si vuole assolutamente generalizzare – ha ribadito il Procuratore – perché accanto a questi giovani sfaccendati che per puro divertimento aggrediscono persone diversamente abili e poi si compiacciono di queste azioni al punto di comunica tra loro la gioia di aver avuto e fatto di queste azioni criminali… senza voler generalizzare perché di giovani seri a Manduria ce ne sono tanti, di persone serie a Manduria ce ne sono tante, rimangono questi interrogativi ai quali noi cercheremo di dare risposta.”
C’è urgenza di un intervento istituzionale a livello anche generale che faccia fronte a questa crescita esponenziale di quelle che vengono chiamate baby gang ma che in realtà non sono delle baby gang ma sono dei criminali organizzati minorenni forse quelli che domani saranno criminali più efferati e andranno a riempire le fila di associazioni criminose ancora più violente. Mi auguro che questo non accada… mi auguro che ci siano da parte delle istituzioni degli interventi seri. Voglio ancora ricordare che, quando sono stato ascoltato in commissione antimafia, anche lì è stata manifestata una certa preoccupazione per questa crescita di questi criminali minori e c’è un’attenzione anche se non possiamo parlare di mafiosità c’è attenzione anche da parte della commissione antimafia a queste problematiche che sono davvero serie sono problemi che dobbiamo affrontare con una certa urgenza e con grande determinazione”

Dopo gli interventi il Procuratore Carlo Maria Capristo ha risposto a domande specifiche dei giornalisti:
D – “Visto il continuare, attraverso le indagini, a scoprire che c’è un humus particolarissimo su quella città.. si stanno aprendo altri scenari su altri ragazzi?”
Procuratore— “Darle una risposta non è possibile …una promessa l’abbiamo fatta e la stiamo mantenendo io e la collega che non stiamo trascurando nulla…ci auguriamo di non trovare altri scenari di questo genere che se no diventerebbe davvero preoccupante. Però se mi consente non parliamo di humus di quella città…perché ripeto…io ancora una volta insisto noi non stiamo discutendo qui del rigore morale dell’impegno dei giovani di Manduria o dei cittadini di Manduria perché abbiamo individuato queste forme così amare e tristi di questi giovani però parlare addirittura di una città che è in qualche modo attinta da questi fenomeni mi sembra un po’ eccessivo però le dò una risposta…continua nostra attenzione.”

D – “Lei ha fatto un passaggio dicendo non vogliamo parlare della comunità… all’indomani di Cosimo Stano c’è stata quasi un’insurrezione popolare con addirittura tutti i vecchi sindaci che protestavano… in una città dove in molti dimenticano che è commissariata per problemi di infiltrazione mafiosa. Io penso che la vostra risposta in questa maniera sia stata la risposta dello stato, delle istituzioni, anche a qualcuno che si era distratto ma che si è rimesso in carreggiata alla stragrande e questi sono i risultati…”

Procuratore – “Si in realtà la finalità è anche questa … ripeto senza generalizzazioni ma la scoperta anche di questo altro secondo gruppo di giovani certamente è sconcertante ma anche io per altro verso sono ottimista come la collega nel senso che credo che questo serva di esempio e di stimolo a rinnovarsi in maniera più seria più corretta più attenta e mi rivolgo non soltanto alle istituzioni ufficiali ,,, lei faceva riferimento a quel passaggio sul comune e che lì ci sono tre commissari di governo che stanno facendo un lavoro splendido per quello che mi risulta ma mi rivolgo soprattutto a quelle strutture come le scuole i servizi sociali e soprattutto alla famiglia perché se c’è una cosa che mi ha turbato tantissimo è stata l’affermazione della mamma di uno di questi minori quando disse un giorno.. e questi che devono fare non hanno niente da fare… queste sono affermazioni… ecco lì non c’è nessuna speranza lì c’è soltanto da muoversi con un pugno di ferro.”

D. – “Lei ha nominato un po’ giustamente la famiglia… ha dimenticato una istituzione molto importante… questa istituzione religiosa che si trova di fronte alla casa dove lui andava a mettere i palloncini che è la Chiesa che cosa facevano queste persone?…”

Procuratore – “Su questo non le posso dare una risposta precisa però ha fatto bene a ricordarlo. Perché non le dò una risposta? Perché su questa struttura continuano le nostre attenzioni… non le posso anticipare nulla… però ha fatto bene a ricordarlo perché un passaggio essenziale anche lì…questa struttura religiosa che raccoglieva tutta una serie di minori compresi quelli responsabili di queste azioni effettivamente ci ha lasciato, uso un eufemismo, perplessi per non essere intervenuti in tempo utile.”