Piano di recupero del centro storico di Fasano: rito abbreviato per Amati e Di Bari
FASANO – Hanno chiesto il rito abbreviato: il consigliere regionale Fabiano Amati e il sindaco di Fasano Lello Di Bari saranno giudicati con rito abbreviato il 17 dicembre prossimo insieme all’architetto, Davide Maria Dioguardi. Nei loro confronti il sostituto procuratore Valeria Farina Valaori contesta il reato di abuso d’ufficio in concorso per presunte irregolarità, consistite in favori a parenti di Amati, nella redazione del piano di recupero del centro storico di Fasano, Savelletri e Torre Canne.
I fatti risalgono al 2009 quando Amati, allora consigliere comunale di opposizione, fu delegato da Di Bari a seguire l’iter di definitiva approvazione dello strumento urbanistico che doveva disciplinare gli interventi edilizi nel centro storico della città. Secondo il primo cittadino Amati era la persona migliore per redigere l’importante strumento avendo lo stesso svolto nella precedente amministrazione, guidata da Donato De Carolis, l’incarico di assessore all’Urbanistica.
La scelta però suscitò non poche polemiche tanto che la questione, prima di essere al centro di un’inchiesta penale, fu oggetto di due ricorsi presentati al Tar di Lecce per la presunta incompatibilità di Amati a seguire quel progetto a causa della presenza nel centro storico di immobili di proprietà della sua famiglia. Ma i giudici amministrativi respinsero entrambe le istanze.