“Passeggiando per le strade di Manduria noto ragazzi vuoti e anestetizzati…”riflessioni sulla deriva di violenza

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E’ da un po’ che rifletto circa gli accadimenti degli ultimi giorni. Poco tempo fa mi sono lasciato andare, attraverso uno sfogo un po’ estemporaneo, denunciando l’IMPOTENZA di noi adulti.

Adulti che dovrebbero esercitare una responsabilità civica verso dei ragazzi soli e allo sbando. Passeggiando per le strade di Manduria noto ragazzi vuoti e anestetizzati, alla ricerca del piacere facile e alle volte tale piacere si esprime attraverso il dolore. Il vedere qualcuno stare male, talvolta, a taluni di loro, provoca piacere. Disvelare le fragilità dell’altro, senza lavorare sulle proprie, li mette in fuga da una posizione perenne di malessere. Per questo motivo sono sempre più convinto che determinati episodi dovrebbero darci l’impulso a migliorare le nostre azioni e di metterne in campo delle nuove, creando occasioni gratificanti e piacevoli, affinché questi nostri figli possano veicolare “questo veleno” in qualcosa di positivo: attraverso la creatività, lo stare insieme, il chiacchierare con rispetto, il giocare, daremmo la possibilità loro di ELEVARSI senza distruggere l’altro, di costruire in maniera sana il loro futuro, di aiutarli a capire che “scegliere per il proprio bene” è proficuo per sé stessi e per gli altri. Forse il risultato non è certo, ma assicureremmo loro l’opzione di dissolversi e di trasformarsi in gruppi attivi in una COMUNITA’. Dovremmo, evidentemente, lavorare soprattutto su questo punto. Alzare il livello delle nostre discussioni in primis, costruendo una comunità educante e non distruttiva. La soluzione non è estirparli alla collettività o mandarli via da determinati luoghi (oramai diventati il loro regno sicuro), ma ripensarli in senso positivo dando loro perlomeno il potere di SCEGLIERE da che parte stare!

Riflessioni di Mattia Stefanelli