Manduria Noscia denuncia tentativo di “soffocare” il dissenso
Un fatto grave ed increscioso si è verificato l’altro giorno in un bar cittadino. A denunciarlo, in un esposto presentato ai Carabinieri e al Prefetto di Taranto,
è Mimmo Breccia leader del Movimento Manduria Noscia che, com’è noto da qualche giorno, ha avviato una petizione popolare per chiedere la revoca dei Commissari Straordinari Vittorio Saladino, Luigi Scipioni e Luigi Cagnazzo inviati dal Ministero dell’Interno ad amministrare il Comune dopo lo scioglimento per mafia.
Breccia ha raccontato quanto accaduto all’interno di un bar vicino alla sede in Piazza Garibaldi dopo aver dimenticato, durante una pausa caffè, uno dei moduli che i cittadini stanno sottoscrivendo. Prima si sarebbe presentato un individuo non meglio identificato che avrebbe chiesto ai titolari del bar spiegazioni sull’iniziativa che ha detto senza indugio che era illegale. Poi subito dopo si sono presentati i Vigili Urbani che contestando la presenza del modulo, hanno chiesto le generalità ai titolari e alla lavorante, fatto domande sul chi avesse portato il modulo che è stato fotografato e su altro eventuale materiale lasciato dal Movimento. Insomma a Breccia è sembrato un vero e proprio tentativo di soffocare l’iniziativa dei cittadini che hanno tutto il diritto di esprimere la propria opinione sull’operato dei Commissari. Una “operazione di polizia politica” la definisce, richiamando quanto accadeva negli anni bui della democrazia nei primi decenni del secolo scorso anche e soprattutto alla luce di quanto affermato successivamente ovvero che i proprietari del bar sarebbero stati perseguiti penalmente perché si stava commettendo un reato. “Quale reato?” si chiede Breccia. Non è la prima volta che si lancia una petizione popolare, ma in altre occasioni non risulta che ci sia stato lo stesso “zelo”…in ogni caso, spiega Breccia, non risulta sia necessaria alcuna autorizzazione per la raccolta firme all’interno della sede del Movimento, l’autorizzazione sarà richiesta quando prossimamente il Movimento attiverà punti itineranti di raccolta nei quartieri periferici di Manduria. Sarà la Magistratura poi a verificare se, invece, non sia stato commesso un abuso per soffocare l’iniziativa che ha coinvolto già numerosi cittadini che hanno preso d’assalto, nei giorni scorsi, la sede del Movimento. Il flusso dei cittadini, nonostante intimidazioni e boicottaggi non si arresta, anzi hanno l’effetto contrario. Sono 800, per il momento, le firme già apposte.
Allegata alla petizione che chiede la revoca dei Commissari Straordinari sono riportate le motivazioni: dalle riconferme agli stessi Dirigenti che erano parte integrante di quell’Amministrazione sciolta per infiltrazioni mafiose; agli affidamenti diretti “poco chiari” alla mancanza di trasparenza, ad un quasi totale disinteresse nei confronti delle radicate e sentite tradizioni storico culturali che ha causato, uno tra tutti, l’annullamento della “Fiera Pessima”, una tra le più antiche campionarie d’Italia.