Manduria: disservizi alla nuova sede del Distretto Socio Sanitario 7

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A meno di un mese dalla sua inaugurazione la nuova sede del Distretto Socio Sanitario 7 a Manduria, in provincia di Taranto, non soddisfa le esigenze degli operatori e ancor meno quelle dei cittadini. Problemi strutturali, come l’assenza di aree destinate al ristoro dell’utenza – impensabili per una nuova strutture – ma, anche, problemi strumentali che vanno dall’assenza di lettini per le visite ginecologiche sino ad arrivare a non aver previsto la banale installazione di un lavandino per lavarsi le mani al termine di una visita ginecologica.
Tutto questo per la UIL FPL, che è già intervenuta sulla vicenda per il tramite della segreteria aziendale è inaccettabile. Gravissimo se si pensa che stiamo parlando di una nuova struttura inaugurata- come si legge nella nota pubblicata sulle pagine del Portale Regionale della Salute lo scorso 22 febbraio 2018 – con il patrocinio morale dei sette Comuni afferenti al Distretto Socio Sanitario.
Una situazione che al momento sta facendo registrare, per la popolazione servita dal distretto, l’impossibilità di fruire correttamente dei servizi sanitari. Solo nella giornata di martedì 13 febbraio 2018, sarebbero state circa 100 le donne rimandate a casa e per le quali sarà necessario fissare un nuovo appuntamento nell’ambito di visite che rientrano in attività di screening.
La direzione distrettuale starebbe spostando alcuni appuntamenti in consultori presenti in comuni limitrofi che paradossalmente, senza nuove strutture appena inaugurate, starebbero garantendo il servizio.
Un altro aspetto che merita di essere sottolineato, anche, in considerazione, dei fatti di cronaca che non hanno risparmiato il nostro territorio, è quello della sicurezza. Il servizio di vigilanza garantisce la guardiania dalle ore 08.00 alle ore 14.00 dal lunedì al venerdì, lasciando incustodito il Distretto Socio Sanitario nella giornata di sabato in cui il vigilante è presente solo all’apertura e alla chiusura. Nella giornata di sabato gli infermieri e gli operatori socio sanitari del Servizio di Assistenza Domiciliare (ADI) in turno lavorano in una struttura in cui non vi è alcun vigilante mettendo a rischio la loro sicurezza.
La UIL FPL fa proprio il malcontento degli operatori e dei cittadini e chiede alla Direzione Generale dell’ASL di Taranto di risolvere nell’immediato i problemi sopra esposti e di “tagliare il nastro” di strutture sanitarie che siano pronte a fornire servizi sanitari efficienti per i cittadini e per gli operatori che sono tenuti ad accoglierli.