Gasdotto. Su progetto Tap confronto tra governo, azienda e comunità locali. Da lunedì sondaggi in mare

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LECCE – Lunedì prossimo, 16 dicembre, inizieranno i sondaggi geofisici, ai quali seguiranno a gennaio 2014 quelli ambientali e geotecnici, nelle aree marine interessate dal passaggio del gasdotto Tap (Trans Adriatic Pipeline) che dovrebbe approdare a San Foca, sul litorale di Melendugno (Lecce) dopo aver attraversato Grecia e Albania. I sondaggi geofisici e ambientali, informa la società Tap, dureranno 25 giorni lavorativi; quelli geotecnici inizieranno dopo la metà di gennaio e dureranno 15 giorni.

Alla realizzazione del progetto si sono dette contrarie alcune amministrazioni e associazioni locali così come molte perplessità circa la sua localizzazione sono state espresse dalla Regione Puglia che è chiamata ad esprimersi nei prossimi giorni con un parere obbligatorio ma non vincolante considerato che le politiche di approvvigionamento energetico sono di competenza dello Stato.
E proprio per discutere sul progetto Tap, un confronto tra governo, azienda e comunità locali si svolgerà il 27 dicembre prossimo presso l’Università di Lecce. Vi prenderanno parte l’assessore regionale Guglielmo Minervini, il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti e i dirigenti della società Tap. In qualità di esperti saranno presenti, inoltre, dirigenti regionali responsabili delle politiche energetiche, delle politiche di tutela del paesaggio e delle politiche ambientali, nonché rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Ambiente nell’ambito del processo di partecipazione avviato ad ottobre dalla Regione Puglia sulla proposta. Nel corso dell’incontro verranno analizzati gli impatti ambientali, economici, energetici, culturali e sociosanitari che l’approdo del gasdotto può generare sul territorio pugliese. I risultati del processo partecipativo confluiranno in un documento di sintesi che verrà trasmesso agli uffici regionali preposti alla stesura della valutazione d’impatto ambientale nonché al ministero competente.

“Procediamo – dichiara Minervini – con un’altra tappa fondamentale del processo partecipativo avviato dalla Regione Puglia. Già nella fase di ascolto della cittadinanza attiva, abbiamo raccolto una rassegna qualificata e completa di tutte le criticità sollevate dal territorio. Il lavoro poi svolto di aggregazione per gradi di criticità ci consente di procedere ora a questa fase di confronto pubblico, al quale prenderanno parte tutti gli interlocutori istituzionali, sociali ed economici”. Si tratta, secondo Minervini, “di una sperimentazione assoluta del nostro Paese, perché si confronteranno per la prima volta le ragioni di merito espresse con competenza e cognizione di causa sull’opera che è destinata ad avere un’influenza enorme sul destino della comunità”.
In questo modo, secondo l’assessore, sarà possibile “inquadrare le legittime esigenze economiche dell’infrastruttura, all’interno di un quadro altrettanto legittimo di interessi pubblici legati allo sviluppo del territorio e della comunità. La democrazia, in fondo, – conclude Minervini – non è altro che questo processo di apprendimento; e le istituzioni possono apprendere solo se capiscono che il loro ruolo è sempre più alimentare la decisione con il confronto sociale”.

gasdotto Tap