Depuratore Manduria: “Gentile Giulia…”. Da AQP non inviti ma risposte a semplici domande

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Il clamore mediatico suscitato dalla lettera della piccola Giulia che ha scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere la sua attenzione sulla problematica del depuratore di Manduria, continua a produrre effetti.

Alla risposta del Presidente della Repubblica è seguita quella del Presidente dell’AQP Simeone Di Cagno Abbrescia che ha difeso gli impianti di depurazione. Ma la questione è troppo importante per lasciar passare alcune dichiarazioni che contrastano con la realtà che gli ambientalisti puntualmente fanno emergere. Realtà che, si cerca di prevenire per evitare quello che accade puntualmente ovvero che a “pagare” sia sempre l’ambiente. Anche Francesco Di Lauro dell’Associazione di promozione “Azzurro Jonio” ha scritto alla piccola Giulia (erroneamente chiamata Martina nella lettera) la cui coscienza ambientale fa ben sperare per il futuro, e nella stessa lettera ha rivolto ad AQP quelle domande rimaste sinora senza risposta.

Gentile Martina, anche io, nel mio piccolo, sento il bisogno di scriverti proprio due parole dopo il Tuo pregevole intervento presso il Presidente Mattarella in relazione alla vicenda del depuratore lungo la costa manduriana. Anche io ho apprezzato l’ attenzione del Presidente nei confronti di una giovanissima cittadina italiana, attenzione che gli deriva sicuramente, anche, dalla storia personale del Presidente, segnata dalla violenta, drammatica perdita del fratello Piersanti. Non possiamo però dire altrettanto della sortita del Presidente di Acquedotto Pugliese, sig. DI Cagno Abbrescia, il quale, nell’invitarti a visitare gli impianti AQP, ha riproposto lo stantio cliché dell’uomo di potere, al vertice di una importante società pubblica, che tratta i cittadini come se avessero l’anello al naso: chiedi al signor Di Cagno Abbrescia come mai questo invito non è stato rivolto alle decine di migliaia di persone che da dieci anni scendono in piazza per protestare contro un progetto assurdo, quello del depuratore di Urmu, che non ha ancora un progetto di scarico definitivo’…Chiedi, Martina, come mai AQP ignora da anni ogni richiesta di accesso agli atti fatti dai comitati e dai cittadini sulla vicenda. Chiedi dove il Presidente del più grande Acquedotto ‘Europa abbia studiato e si sia preparato per affermare sciocchezze come quella secondo la quale i depuratori non inquinano: se così fosse allora perché fare condotte di km sott’acqua per disperdere i reflui il più lontano possibile dalla costa? Se non inquinano, perché sono previsti molti livelli di depurazione, dal più basso, al più alto? Se non inquinano, come mai AQP è stata ed è tutt’ora sotto processo praticamente in tutti i distretti di Corte d’Appello di Puglia? Ricordi Martina il video dei liquami scaricati in mare a Lizzano, a Pulsano, nel Canale Reale di Francavilla Fontana che scarica nell’Oasi Marina di Torre Guaceto, Ad Acquaviva, etc..? Sono tutti riconducibili ai depuratori di Aqp! Chiedi allora al signor Di Cagno, di avere più rispetto non solo del ruolo di manager pubblico che noi cittadini pugliesi gli consentiamo di rivestire con stipendi da capogiro, ma di una persona giovane come te, che certo non ha bisogno delle bugie di un ‘grand commis’ al vertice di uno dei tanti carrozzoni politico- istituzionali del sud, ma di quella ‘fiducia’ all’interno della quale il Presidente Mattarella sicuramente ti suggerisce di non …’bere’ qualsiasi sciocchezza, soprattutto se pronunciata per approfittare del clamore mediatico sollevato dalla tua iniziativa. Chiedi infine al signor Di Cagno Abbrescia dove andranno a finire i reflui di Urmu Belsito, visto che non lo sa nessuno, e come mai si costruiscono con la forza pubblica opere dannose che richiedono decine di km di inutili condotte da Sava al mare, spendendo decine di milioni di euro ’al buio’, mentre proprio ieri ‘Striscia la Notizia’ denunciava che da decenni ottocento persone di una frazione di Cerignola attendono 6 miserabili km di tubi da AQP per poter avere l’acqua potabile ! Ti saluto ricordando alcuni versi di un poeta tedesco, versi che da quando ho più o meno la tua età, uso come talismano contro i vari venditori di perline di vetro che nel Sud, terre della sete, ancora oggi si ostinano a..darcela a bere, ancora cercano di metterci , purtroppo spesso riuscendoci con la complicità di politici senza fama e senza gloria , l’anello al naso . “( …) Con il loro fare tragico si danno il tu loschi figuri, àuguri, lestofanti… tu, uomo con la pietra, continui a rotolare la tua pena su e giù lungo il fianco della montagna, senza sosta : ci opprime una carenza di uomini che facciano, in silenzio, il gratuito, che sradichino, come erba, la speranza, che rotolino la collera sulle montagne. (da ‘Discorso a Sisifo’ di Hans M. Enzesberger).

Ciao.

avv. Francesco DI LAURO

Per “Azzurro Ionio” (Associazione di promozione ambientale)”