Castellaneta Marina: assaltano bancomat ma due ladri sono fermati dai Carabinieri

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Arrestati in flagranza di reato due componenti della banda che ha assaltato, nella notte, lo sportello Bancomat di un istituto di credito bancario di Castellaneta Marina. Si tratta di due individui dell’hinterland barese, già gravati da precedenti penali e di polizia bloccati nel giro di pochissimo tempo dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Taranto e dai colleghi della locale Compagnia. Questo quanto accaduto:
Verso le ore 03:00, una forte esplosione ha fatto deflagrare lo sportello bancomat, provocando anche notevoli danni alla struttura della Banca. I banditi, che hanno utilizzato la tecnica della marmotta, mediante l’inserimento di esplosivo nello sportello ATM, sono riusciti a far saltare in aria il bancomat, dal quale sono state prelevate solo alcune banconote che gli stessi hanno raccolto in tutta fretta dandosi alla fuga. Il bottino è stato di circa tremila euro rispetto ai ventottomila ivi contenuti, grazie all’immediato e provvidenziale intervento, che li ha costretti alla fuga.
La segnalazione dell’evento è stata tempestiva e la centrale operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Taranto ha avvisato le numerose pattuglie esterne impiegate nei servizi di prevenzione e repressione dei furti e danneggiamenti ai dispositivi bancomat, postamat e “self service” delle Stazioni di servizio, in attuazione di quanto disposto dal Comando Provinciale CC di Taranto.
Le vie di fuga sono state sottoposte a mirati controlli, nel corso dei quali i militari del Nucleo Investigativo, sulla SS 100, in territorio di Mottola, dopo un breve inseguimento, hanno bloccato una Citroen C3 con a bordo un 42enne ed un 27enne, che sottoposti a perquisizione sono stati sorpresi con due dispositivi di comunicazione radio, ritenuti idonei ad intercettare le comunicazioni delle forze di polizia, e due telefoni cellulari di vecchia generazione. I due, condotti nella Caserma di Castellaneta, all’esito di una rapida ed incisiva attività investigativa che ha consentito di far emergere nei loro confronti gravi indizi di reità, sono stati arrestati e successivamente tradotti nel carcere di Taranto così come disposto dal P.M. della Procura della Repubblica del capoluogo ionico, per rispondere di furto aggravato in concorso con l’uso di esplosivo. Sono in corso ulteriori accertamenti al fine di identificare i restanti complici.