Otranto: sequestrata dal Noe cantiere di una residenza sociosanitaria assistenziale per anziani

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 Rispetto al progetto originario avevano apportato numerose modifiche non autorizzate: è quanto hanno scoperto i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce che, in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Maglie, nell’ambito di una serie di controlli finalizzati ad accertare eventuali irregolarità nei cantieri edili della provincia di Lecce, ad Otranto in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico,  hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza il cantiere, esteso per circa 3700 metri quadrati, sito sulla strada per Uggiano La Chiesa, relativo alla costruzione di una residenza sociosanitaria assistenziale per anziani. L’edificio era costituito da due parti, una di vecchia fabbricazione, articolata su di un piano terra e due fuori terra e l’altra, in fase di realizzazione, composta da un piano interrato e da tre fuori terra. Nel corso degli accertamenti preliminari al sequestro, i Carabinieri hanno verificato che erano stati realizzati numerosissimi interventi con una variante al progetto originario, ancora in fase istruttoria e quindi non ancora approvata, in piena difformità rispetto a quanto previsto dall’originario permesso di costruire. Le modifiche non autorizzate, secondo i riscontri, hanno interessato tutti i livelli delle due strutture e vanno dalla mutata dislocazione dei servizi igienici alla modifica delle dimensione degli ambienti, dal mutamento degli accessi nei locali alla creazione di nuovi, non previsti. In alcuni casi è variato il numero delle stanze da realizzare, in altri sono stati totalmente rimodulati  i locali previsti dal progetto. Rilevanti modifiche sono state accertate anche in relazione alla cappella, all’obitorio ed al deposito biancheria così come numerose sono state anche le variazioni già poste in essere sui vari prospetti, non previste dal progetto originario ma solo dalla variante non ancora autorizzata; queste ultime riguardano in particolar modo le porte esterne e le finestre, in alcuni casi costruite in numero e dimensioni differenti; in alcune situazioni le realizzazioni effettuate non rispecchiano nè il progetto originario nè le previste varianti.  Iin altri sono scomparsi dei balconi previsti dal progetto. Tutti gli accertamenti sono stati effettuati dai Carabinieri del Noe e della Compagnia di Maglie insieme al responsabile dell’ufficio tecnico che ha provveduto a relazionare sulle irregolarità riscontrate. Le ipotesi di reato contestate dai militari prevedono l’abusivismo edilizio – per aver realizzato interventi edilizi in zone sottoposte a vincolo paesaggistico in totale difformità rispetto al permesso di costruire – la realizzazione di opere in assenza di autorizzazione paesistica e, infine, la mancata osservanza della normativa antinfortunistica, quest’ultima violazione accertata dallo Spesal che relazionerà compiutamente sull’ispezione effettuata nei giorni scorsi unitamente ai Carabinieri. Al vaglio dell’autorità Giudiziaria la posizione dell’amministratore unico della società’ proprietaria della realizzanda opera, quella del rappresentante legale della ditta esecutrice dei lavori nonchè quelle dei due direttori dei lavori.
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