Franzoso: “Nuova legge per Taranto? Intanto meglio rivedere il piano sanitario”

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“La Regione faccia quello che può e che deve fare, per Taranto. Ci sono già le leggi dello Stato, le leggi europee e altre leggi regionali varate in passato, per la città. Invece si resti nel concreto. Emiliano dice che il piano di riordino ospedaliero può essere rivisto? Bene, questo è già un primo banco di prova per il capoluogo. Meglio evitare voli pindarici, interventi fantasiosi: stiamo sul terreno della concretezza, così come è stato detto dai cittadini dell’isola, nell’incontro organizzato dal Vescovo”.
E’ quanto dichiara Francesca Franzoso, consigliere regionale di Forza italia, dopo l’incontro in città vecchia in cui il Presidente Emiliano ha annunciato una nuova legge regionale per Taranto.
“Nell’attesa che questa nuova legge regionale veda la luce, passi dal dibattito del consiglio, venga approvata, – prosegue Franzoso – intanto, perché non ripartire da quelle che esistono già come, ad esempio, la legge Barbanente del 2008 sulla riqualificazione centri urbani, per la rigenerazione dell’isola? E soprattutto: meglio puntare sulle cose che si devono e che si possono fare subito, che costituiscano già un primo segnale di concretezza per i cittadini, che hanno chiesto impegni tangibili.”
“Come la sanità. – sottolinea il consigliere regionale di Forza Italia – Quale migliore occasione di questa, per rivedere le scelte, ascoltare le richieste della gente. Rimettere in discussione il piano sanitario. Rivedere le decisioni non è segnale di debolezza ma espressione di saggezza. Il territorio ha posto problemi precisi e chiari, su quelli ora si attende, ed è possibile, una risposta”. “Sarebbe più giusto, allora, – ribadisce Francesca Franzoso – rivedere il piano ospedaliero per la provincia partendo dalle evidenze scientifiche e dai dati epidemiologici. Se è vero che tutta la Puglia vuole aiutare Taranto, e nessuno ha dubbi su questo, si eviti di sopprimere una struttura come quella di Grottaglie, che serve al capoluogo, e si tenga conto del contesto territoriale nel piano sanitario. Ma anche: si provveda allo scivolone per cui l’ospedale hub Ss Annunziata, non prevede, ad oggi, la pneumologia o la chirurgia toracica, reparti strategici perché un presidio di secondo livello sia definito tale. Questo sì, avrebbe effetti concreti e ricadute immediate sulla vita della gente. Un intervento alla portata del governo regionale, che darebbe riscontro al territorio, e che sarebbe utile e tempestivo”.