Sicurezza in Agricoltura: alta incidenza di decessi (1 ogni 32 ore). Prevenire si può.

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Nonostante il calo degli infortuni, resta altissima l’incidenza delle morti in agricoltura che conta la media di un decesso ogni 32 ore, contro le 39 ore per incidenti automobilistici.
“Nel 2012 sono stati denuncianti in Puglia 2.637 infortuni in agricoltura, otto dei quali mortali – ha denunciato il Direttore di Coldiretti Bari, Giuseppe Licursi, nel corso della conferenza stampa su ‘Sicurezza in agricoltura e prevenzione’, organizzata da Coldiretti Puglia ad Agrilevante – in calo rispetto ai 2.864 del 2011, dieci dei quali mortali, con una riduzione del 25%. Restano, comunque, dati allarmanti se si pensa che il maggior numero di incidenti è causato dal ribaltamento delle macchine agricole con conseguente schiacciamento del conducente. La causa principale delle morti, però, non è l’evento “ribaltamento” in sé, ma l’inefficacia dei soccorsi, spesso avvisati in ritardo dai familiari della vittima che sospettano un avvenuto incidente solo molte ore dopo il verificarsi dello stesso”.
Dagli anni 50 ad oggi, per arginare il fenomeno del ribaltamento dei trattori con conseguenze mortali sono state introdotte strutture per la protezione del conducente.
“Le strutture di protezione, però, non impediscono il ribaltamento del mezzo – spiega il Responsabile dell’Area tecnico-economica di Coldiretti Puglia, Pietro Spagnoletti – né segnalano l’evento, ma hanno l’obiettivo di proteggere il conducente in caso di incidente. Il comparto agricolo è, quindi, caratterizzato dalla presenza di sistemi di sicurezza inadeguati e inefficienti, dove sistemi come roll-bar e cinture di sicurezza non bastano a garantire adeguati standard di prevenzione”.
Non potendo il campo aperto essere considerato “luogo di lavoro” al pari degli ambienti chiusi, risultando esposto a una quantità di fattori (pioggia, vento, freddo) che possono modificare radicalmente le condizioni di sicurezza, è stato messo a punto un sistema di monitoraggio e controllo delle flotte agricole che permette di prevenire furti, sempre più frequenti e garantire al contempo una maggiore sicurezza sul lavoro in caso di incidenti.
Il “Sistema” web-based è composto da un dispositivo in grado di ricevere informazioni in tempo reale sullo stato del veicolo (livello di pericolosità in cui opera), attraverso la lettura di alcuni sensori, e comunicarle immediatamente all’operatore a bordo, attraverso segnalazione audio-visiva. Lo stesso dispositivo, dotato di antenna GPS e modem GSM/GPRS, è capace di localizzare la posizione esatta del veicolo e di dialogare bidirezionalmente con una Centrale Operativa WEB-Based, in grado di visualizzare tutti i dati del veicolo su cartografia e renderli disponibili H24 per l’attivazione di un servizio di pronto intervento in caso di allarme. Infine, il dispositivo è collegato anche ad un “bottone di allarme” che può essere attivato dall’operatore in caso di malessere o necessità. E’ evidente che i primi fruitori del Sistema sono gli agricoltori che oltre ad ottenere il beneficio immediato di una maggiore sicurezza in ambiente di lavoro, godrebbero di benefici “accessori”, quali eventuali sconti di polizza assicurativa e maggiore tranquillità del nucleo familiare. Altri fruitori del Sistema e dei servizi che esso eroga sono gli Istituti di Previdenza Sociale e di Prevenzione Infortunistica ( INPS e INAIL ), che potrebbero disporre di un ulteriore strumento di prevenzione per ridurre sensibilmente il fenomeno delle “morti verdi” (in continuo aumento) e rivalersi non solo delle ricadute economiche, ma anche sociali e di immagine.

incidente trattore