Ritrovati pregiati oggetti d’antiquariato rubati dal palazzo “Artenisio-Carducci”
Numerosi pezzi di antiquariato di importante valore artistico rubati nel 2008 sono stati rinvenuti dai
Carabinieri della Stazione di Taranto Principale all’interno di un antico casolare nella tenuta di un “mercante d’arte” di origine tarantina, alla periferia di Statte.
Si tratta di oggetti di particolare pregio, tutti riconducibili al periodo compreso tra il diciassettesimo ed il diciannovesimo secolo, rubati nella città vecchia di Taranto dal palazzo “Artenisio – Carducci”, dimora nobiliare risalente agli inizi del 1600 di proprietà del Comune.
In particolare sono stati ritrovati: un quadro ad olio su tela rappresentante “giocatori di golf”, uno scrittoio a rullo eseguito con varie essenze a cinque cassetti, un tavolino in noce stile liberty a più piani con porcellana decorata, un orologio ottocentesco in fusione di bronzo dorato con struttura sovrastata da “fanciullo che suona la lira” ed uno specchio risalente al diciassettesimo secolo con cornice in legno dorata, intagliata, ornata da motivi fogliati.
Nel corso della perquisizione e di ulteriori sopralluoghi, sono stati inoltre rinvenuti due ritratti ovali rappresentanti un uomo ed una donna con cornice in oro, sei poltrone risalente al diciassettesimo secolo, due poltrone stile “Luigi xv”, due candelieri in bronzo, un vaso cinese antico ed una sedia risalente al diciottesimo secolo.
Gli accertamenti effettuati sui pezzi d’antiquariato, eseguiti dai militari della Compagnia ionica insieme ai colleghi del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bari, hanno consentito di appurare che i pezzi erano inseriti nella banca dati nazionale degli oggetti d’arte rubati tenuta dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma.
Il loro valore sull’attuale mercato è stato stimato in circa 100.000 euro.
Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro da parte dei Carabinieri in attesa degli esiti delle ulteriori attività d’indagine finalizzate a fare luce sugli autori del furto di otto anni fa.
L’uomo a carico del quale è stata effettuata la perquisizione è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Taranto per ricettazione.