PugliaPromozione presenta i principali trend del turismo provinciale. Evidente il gap tra i versanti occidentale ed orientale. Nessuna località tarantina tra le prime 15 pugliesi

Condividi

Confcommercio Taranto si è fatta promotrice nei giorni scorsi di un’iniziativa che ha riscosso molto interesse da parte degli operatori del settore ricettivo extra alberghiero: l’incontro con i tecnici di Pugliapromozione e Regione Puglia aperto anche agli aspiranti imprenditori e alle imprese non associate, perché – come hanno ampiamente sottolineato nei loro interventi il presidente provinciale di Confcommercio Taranto, LEONARDO GIANGRANDE, ed il presidente di Federalberghi Extra, COSIMO MIOLA – la conoscenza e la circolazione delle informazioni è necessaria per dare professionalità, qualità e legalità alla offerta ricettiva complessiva (alberghiera e non) del territorio provinciale. Illuminanti a tal proposito le relazioni dei tecnici invitati: Gabriella BELVISO (dirigente del Servizio Ecosistemi, Cultura e Turismo della Regione); Bianca BRONZINO (Responsabile Innovazione e transizione digitale di Pugliapromozione); Giancarlo ZULLINO (Resp. sede territoriale di Taranto e Brindisi).
E’ importante che la provincia di Taranto punti su una ospitalità ed una accoglienza turistica professionale e di qualità, per essere sempre più competitiva sul mercato italiano delle vacanze che vede la Puglia tra le mete più gettonate. Interessanti i dati esposti da Livio CHIARULLO (responsabile dell’Ufficio Osservatorio di Pugliapromozione) che ha illustrato i principali trend del turismo in Puglia, soffermandosi poi su Taranto.
Sono dati della stagionalità turistica del 2022 che in parte gli addetti ai lavori conoscono perché sono stati presentati a Milano alla Bit del febbraio scorso, sono invece una novità i dati di Taranto.
“Per meglio comprendere l’andamento turistico di una destinazione – ha spiegato Chiarullo- occorre analizzare anche l’offerta, in termini di posti letto presenti sul territorio. La disponibilità di posti letto ovviamente influisce su gli arrivi e le presenze. Il tasso di utilizzo lordo permette di comprendere l’occupazione di posti letto messo a disposizione in ciascuna provincia, Taranto con 15,1 -t.t.l.- supera la media regionale che è di 14,6. Negli ultimi anni è aumentata la disponibilità di strutture ricettive anche nei comuni dell’arco jonico tarantino e della Valle d’Itria. 11 comuni in Puglia (e tra questi Taranto) dispongono di più di 200 strutture ricettive, rappresentando il 35% dell’offerta ricettiva regionale.
Il movimento turistico della provincia di Taranto è stato concentrato soprattutto nei mesi estivi, tuttavia i dati hanno evidenziato una stagionalità sempre più ampia che è iniziata a giugno ed è terminata a settembre. In questi 4 mesi estivi si sono concentrati il 65% degli arrivi ed il 75% delle presenze registrate nel 2022 in tutta la provincia.
Analizzando nel dettaglio dal 2015 al 2022, la curva ascendente è iniziata nel 2018 (301.194 arrivi) il dato migliore è stato nel 2019 (324.652 arrivi), poi il tonfo del 2020 (168. 584) determinato dalla pandemia e la graduale risalita nel 2021 sino ai 293.153 arrivi del 2022. Per quanto concerne i dati delle presenze: nel 2019 il dato migliore (1.252.780), nel 2022 (1.200.843).
Nel mercato domestico delle vacanze il 70% degli arrivi e delle presenze che sceglie la provincia di Taranto proviene nell’ordine dalla Puglia, Campania, Lazio e Lombardia; i flussi degli stranieri rappresentano appena il 19% degli arrivi e presenze, i principali mercati per gli arrivi sono Francia,
Germania e Regni Unito, mentre per le presenze i primi due ed i Paesi Bassi.
La classifica delle località provinciali: sul podio si colloca al primo posto per numero di arrivi Taranto (84.232 ) seguita da Castellaneta (49.505) e Martina Franca (46.883); per le presenze invece Castellaneta (307.437) è seguita da Taranto (279.817) e Ginosa (138 024). Seguono per le presenze: Manduria (75.617 presenze ) Pulsano (75.617), Leporano (49039); da evidenziare il dato di alcune località minori come Torricella attrattiva per il turismo balneare e che ha registrato 22.577 presenze a fronte di appena 4.861 arrivi, o nella terra delle 100 masserie, Crispiano che ha registrato 22.545 presenze a fronte di 10.033 arrivi.

 

 

 

 


Il numero di posti letto in provincia è aumentato del 15%, il comparto extra alberghiero è quello che ha registrato l’incremento maggiore + 80%. In tutta la provincia sono 99 gli esercizi alberghieri per un totale di 10.963 posti letto, e 866 le strutture extra alberghiere (ovviamente registrate, i dati sono quelli di Pugliapromozione) per un totale di 10.892 posti letto.
Infine, nel confronto sull’andamento provinciale regionale nel 2022 rispetto al 2019 sono cresciute: le province di Lecce (+5% arrivi e + 3% presenze rispetto al 2019), Brindisi (+ 6% e +5%); perdono
(Foggia -5% e -3%) e Taranto (-10% e -4%). In assoluto per gli arrivi al primo posto nel 2022 è Bari
28%, seguono Lecce 27%, Foggia 22%, Brindisi 13%, Taranto 7% e BAT 4%. Detengono invece la
leadership per le presenze Lecce 31% e Foggia 27%, seguite da Bari 19%, Brindisi 13%, e Taranto
con l’8%. Purtroppo, secondo l’osservatorio di Pugliapromozione nessuna delle località della
provincia di Taranto rientra tra le prime 15 destinazioni turistiche pugliesi, sul podio per incoming
(arrivi) c’è Bari, seguita da Vieste e Lecce.