Massafra: “Orchi” davanti a scuola? No, solo un equivoco

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La notizia si era diffusa rapidamente mettendo in allarme l’intera comunità di Massafra (Ta): una coppia di individui a bordo di un furgone rosso aveva tentato di rapire un ragazzino all’uscita da scuola.
I Carabinieri della locale Compagnia, dopo una serie di indagini e accertamenti, con una nota hanno fatto sapere oggi che si è trattato di uno spiacevole malinteso.
Tutto è incominciato quando la mattina di giovedì 6 marzo una donna, insieme a suo figlio 12enne, si è presentata nella caserma dei Carabinieri di Massafra riferendo un episodio sospetto verificatosi il giorno prima. Il ragazzino, alle 17.00, terminate le lezioni, era uscito da scuola e, mentre si trovava sul marciapiede antistante l’istituto scolastico, in attesa dei suoi familiari, aveva visto arrivare un furgone di colore rosso con a bordo una donna ed un uomo. Nell’occasione i due, rimanendo sempre a bordo del veicolo, avrebbero pronunciato alcune frasi equivoche quali: “sali sul furgone….i tuoi genitori mi hanno incaricato di venirti a prendere”, che avevano spaventato il ragazzino tanto da indurlo a rientrare a scuola e a chiedere l’intervento dell’assistente scolastico, che però non era riuscito a focalizzare il numero di targa del mezzo. Il minorenne, in seguito, ha precisato che nel pronunciare quelle frasi, però, i due individui non si erano rivolti direttamente a lui.

Così i militari, se da un lato hanno rafforzato la vigilanza davanti alle scuole, dall’altro hanno avviato le indagini per far luce sulla vicenda. Visionati i filmati dell’impianto di videosorveglianza dell’istituto scolastico, è stata confermata la presenza del furgone e, dopo un confronto con le immagini registrate da altre telecamere istallate nell’abitato di Massafra, ne hanno individuato la targa. Il mezzo è risultava essere intestato ad una donna di 56 anni di Massafra. Quest’ultima, in effetti, si era recata a scuola con il convivente per prelevare il nipote, che frequenta lo stesso istituto e che quel pomeriggio avrebbe terminato le lezioni alle 17.30, invece che alle 17.00 previste. La donna, effettivamente, era stata incaricata dalla figlia e, proprio perché preoccupata nel non vedere il proprio nipote all’uscita, aveva chiesto notizie all’altro minorenne, creando il fraintendimento.
La vicenda si può attribuire, spiega l’Arma, “ad un increscioso quanto innocuo equivoco, pertanto la cittadinanza può ritenersi rassicurata in merito alla presenza di presunti ‘orchi a bordo di un furgone rosso’, poiché nella fattispecie si trattava di una nonna che era andata a riprendere il proprio nipote da scuola”.

carabinieri