Manduria: Lo sfogo di Maria Grazia Cascarano che spiega il perché del ritiro della candidatura alla segreteria del circolo cittadino del PD

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“Somministrare alla città informazioni non veritiere con l’unico obiettivo di confondere ed aumentare
l’anaffettività alla politica e quasi il rifiuto, non solo è un atto deplorevole, ma soprattutto irresponsabile e
inopportuno da chi, dice, di essere nel giusto e che aspira a rappresentare il PD qui a Manduria, attuando la politica dell’esclusione e della chiusura ad altre forze politiche”.

E’ lo sfogo di Maria Grazia Cascarano che spiega il perché della decisione di ritirare la sua candidatura alla segreteria del circolo cittadino del PD, sfogo intriso di profonda amarezza per l’atteggiamento assunto da altri componenti del partito. 

“La mia scelta di ritirare la candidatura a segretaria cittadina del PD è stata una decisione personale che ha
motivazioni che vanno al di là di uno squallido do ut des, come purtroppo, e molto spesso, si usa pensare e
fare.
Rinunciare, per alimentare un dialogo, un confronto su temi importanti che ormai diventano più pericolosi
oltreché perennemente quotidiani, ritengo sia stato un atteggiamento, poco usuale, ne comprendo la
diffidenza, ma anche e soprattutto umile, lettura che alcuni componenti tesserati del PD, non vedono, né
accettano.
A livello nazionale ben quattro sono stati i candidati, forse troppi, oppure no. Ma nessuno ha avuto l’arroganza di definire quattro candidature inopportune e per questo ostacolanti di democrazia. Anzi!
A Manduria, il mio ritiro e la disponibilità di un altro candidato, non solo infondono il panico, ma dà il via
alla guerra “delle tessere” a colpi di ricorsi assurdi e ai proibizionismi che sanno più di vecchia politica che di progressismo.
L’atteggiamento democratico che tanto viene sbandierato e coltivato con maschere di finto perbenismo,
smette di esistere quando il senso del confronto e del pluralismo, naturalmente, e civilmente, si affacciano.
Attraverso la rinuncia alla mia candidatura, non solo mi allineo all’ onestà dei miei atteggiamenti e pensieri ma soprattutto dimostro che per lavorare a favore della propria città, serve lanciare un messaggio
distensivo senza diatribe di cui il cittadino è ormai stanco ma si aspetta che il partito dia il suo contributo
per affrontare i problemi che da molto tempo ormai attanagliano Manduria.
D’altronde, un partito che si dice di sinistra e progressista, non dovrebbe, per esempio ostacolare in nessun
modo la candidatura di persone che, sebbene carenti di un fanta curriculum politico, potrebbero dimostrare, attraverso le proprie capacità umane e meriti intellettivi, una disponibilità all’ascolto e
all’inclusività. I voti che si guadagnano durante una campagna elettorale, non sempre sono sinonimo di
acume politico. Pertanto, non serve scendere a bassi livelli come più di qualcuno è abituato a fare, ma si
spera che quel gruppo di “partito” a cui piace fare la guerra, deponga le armi per costruire un dialogo
fruttuoso, mettendolo a disposizione non solo della città, ma di tutta quella coalizione di centro sinistra che dovrà essere chiamata a dialogare ed operare su basi di uguaglianza e rispetto.”

(Maria Grazia Cascarano)