Manduria: la “Marcia della Civiltà” in ricordo di Antonio Cosimo Stano. Video

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In testa al corteo un poliziotto ed un carabiniere le figure istituzionali che Antonio Cosimo Stano invocava disperatamente mentre cercava di difendersi sull’uscio della sua abitazione dall’ ”assalto dei bulli”, poi i 36 tra gruppi, scuole, associazioni e movimenti che hanno aderito alla Marcia per la civiltà organizzata dalla Pro Loco di Manduria e dalla Confcommercio per chiedere giustizia per Antonio ma anche in risposta alle accuse che in questi giorni da ogni parte d’Italia sono state lanciate sui media sui social all’intera città. Tremila persone circa a fronte dei 30mila abitanti in gran parte i giovani delle scuole cittadine. Poi le istituzioni, i rappresentanti dei comuni con i propri gonfaloni, della Provincia di Taranto e della Regione Puglia.
Il percorso si è snodato toccando luoghi simbolo della città le scuole, l’abitazione di Antonio Cosimo Stano, la piazza centrale, la sede Comunale.
Una scintilla per accendere il cambiamento. Riparte proprio dai giovani la voglia di riscatto dalle accuse di omertà e indifferenza piovute su un’intera generazione definita violenta e insensibile frutto di un’educazione distratta e permissiva.
Sono i coetanei di quel gruppo di adolescenti che per mesi hanno infierito su una persona debole e sola, determinandone lo stato di profonda prostrazione che lo ha portato alla morte.
Anche loro inorriditi da tanta barbarie, non si riconoscono nei giudizi sommari e diffamatori arrivati da più parti e, seppure consapevoli che “si è sempre responsabili di quello che non si è saputo evitare”, vogliono impegnarsi in prima persona affinché simili atrocità non accadano mai più.