Manduria. Critiche del PD all’Amministrazione Pecoraro: “La colpa è sempre altrove”

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Quasi come una malsana abitudine, anche quest’anno, per ben nove giorni gli alunni della scuola dell’infanzia “Sacra Famiglia” sono dovuti rimanere al freddo a causa del ritardo del Comune di Manduria nei rifornimenti di gasolio.

Il Pd, che in consiglio comunale siede tra i banchi dell’opposizione, critica l’operato dell’Amministrazione Pecoraro puntando il dito in particolare su Sindaco, Vice sindaco e Assessore ai Lavori Pubblici.
 
Il Sindaco Pecoraro,si legge in una nota – in un intervista, incolpa di quanto accaduto il suo vice, assessore Mariggiò, delegato all’istruzione e, insieme a Lui, tutti gli uffici interessati alle operazioni di approvvigionamento e rifornimento.  E così, invece di riflettere su quanto poco e male sia stato fatto nel settore dell’istruzione, l’amministrazione Pecoraro si concentra su chi, di volta in volta, incolpare come se ciò la potesse esentare dalle proprie gravi responsabilità.
Perché l’Assessore al ramo invece di inveire a gennaio con la dirigenza, non ha programmato e monitorato la situazione rifornimenti sin da luglio, considerato che il problema si ripete ormai con cadenza annuale? A dire il vero, già il piano allo studio, da poco presentato, aveva dimostrato il solito pressapochismo, senza alcuna variazione e innovazione rispetto agli anni precedenti; un copia-incolla che va avanti dall’inizio di  questa amministrazione.
Stesso discorso è possibile fare per il settore dei lavori pubblici, affidato all’Assessore Raimondo e afflitto da un palese gravissimo immobilismo. Salvo poche e sporadiche notizie, nulla sappiamo della progettazione europea effettivamente prodotta per l’attribuzione del maggior numero di risorse possibili derivanti dal PNRR destinate agli enti locali. Oltre a brevi e poco trafficate arterie cittadine, nulla è stato fatto per migliorare la transitabilità della rete stradale ad alta percorrenza e la gestione del traffico cittadino. Ancor meno è stato realizzato con riguardo ai lavori di riqualificazione del vecchio palazzo comunale e del mercato coperto, sprecando anni di progettazione partecipata e tergiversando su vecchie idee di riqualificazione che non tengono conto dei valori culturali e di sostenibilità di un’area antica della città.
Un’amministrazione che sembra cadenzare il proprio lavoro solo sulla base degli eventi estivi ed invernali, pochi, per nulla attrattivi e inadeguati, anche, rispetto alle ingenti risorse impegnate. Ma per il Sindaco e la sua Giunta le colpe sono addebitabili solo e solamente agli uffici.
Riflettere sulla macchina amministrativa, cercando di valorizzare ogni risorsa affinché il singolo ingranaggio concorra all’efficace ed efficiente funzionamento dell’intero meccanismo è concetto del tutto estraneo all’amministrazione in carica. A Manduria, purtroppo, gli ingranaggi della macchina amministrativa si perdono e fuggono, ostacolati da una politica cieca e ostile verso i dipendenti così come verso la cittadinanza. In questi tre anni i “correttivi” sono passati solo attraverso la continua offesa ai danni dei dipendenti, lo spostamento da un ufficio all’altro, a seconda degli “umori” dei vari assessori e non attraverso formazione, aggiornamento e valorizzazione, parole chiave di un giusto agire amministrativo. Assistiamo ad una migrazione di risorse umane altamente competenti e qualificate, capaci di far funzionare, da sole, interi reparti di massima rilevanza per i cittadini e per le imprese e parimenti a un continuo oberare di compiti di altri dipendenti, con il risultato di ingolfare gli uffici che non hanno modo di andare oltre l’ordinaria amministrazione.
Per non parlare dei continui rimpalli di competenze fra dirigenti, rei di scarsa aderenza alle volontà assessorili, dimenticando il divario, garanzia di imparzialità, che deve sussistere fra amministrazione politica ed esecutiva. Silenzio tombale, poi, da parte dei consiglieri di maggioranza, evidentemente impegnati nell’ennesima ricerca di una persona che ricopra l’assessorato vacante.
Storture, disagi e immobilismo che – conclude il PD – sembrano essere il mantra di questi anni di amministrazione, ormai al giro di boa, che ci lascia sempre più nello sconforto per il futuro della nostra comunità.”