M5S: Governo ignaro del futuro dei 400 dipendenti della Dussmann

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Taranto – A mesi di distanza, giunge la risposta del Ministero della Difesa all’interrogazione presentata dal deputato salentino Diego De Lorenzis (M5S), sul futuro degli oltre 400 lavoratori assunti dalla ditta Dussmann che operano in appalto presso Mariscuola, Maricentro e nelle
altre strutture militari in provincia di Taranto nei servizi di ristorazione e sanificazione e che ora vedono in pericolo il loro posto di lavoro per i tagli alla spesa.

Per il pentastellato le risposte del Ministro Pinotti confermano l’assenza di certezza per il futuro dei lavoratori nonché attestano che il Governo non sta pianificando alcuna alternativa economica per il capoluogo tarantino.

“Il Ministro Pinotti se ne lava le mani – afferma Diego De Lorenzis – dichiarando che non può intervenire su scelte di organizzazione proprie delle aziende private, nonostante l’appalto sia offerto proprio dal Ministero della Difesa. Non solo, il Ministro fa sapere che attualmente non è a conoscenza del numero di lavoratori impiegati in appalto presso le strutture militari nella provincia tarantina e, pertanto, non può neanche immaginare il danno occupazionale che i tagli alla spesa possono arrecare al territorio. Mariscuola – prosegue De Lorenzis – è stata esclusa dal Dicastero dall’elenco dei comandi fruitori del servizio di ristorazione per passare ad una gestione diretta del servizio per il 2014. Mentre per Maricentro, a termine dei 400 giorni previsti per i lavori di ristrutturazione della mensa, non è stato ancora previsto se la modalità di gestione sarà diretta o se il servizio verrà esternalizzato”.

Per il MoVimento 5 Stelle è proprio il modello di sviluppo creato per la città di Taranto, basato sul duopolio di attività industriali e militari, ad essere totalmente fallimentare.
“Il Governo – aggiunge il deputato salentino 5 Stelle – continua ad essere assente, celandosi dietro provvedimenti insufficienti e favorendo le produzioni inquinanti e il profitto delle multinazionali rispetto alla tutela dei diritti delle persone”.

Esprimendo solidarietà ai lavoratori che non riusciranno a mantenere il posto di lavoro, e alle loro famiglie De Lorenzis ritiene che “per Taranto l’unica possibilità di riscatto si basa unicamente sulla volontà dei cittadini di alzare la testa e pretendere a gran voce una pianificazione alternativa e il rispetto dei diritti del singolo e di tutta la collettività. Nelle scelte condivise e rispettose delle esigenze dei cittadini, non solo economicamente ma anche e soprattutto, socialmente ed ‘ambientalmente’, – conclude – risiede la vera possibilità di un cambiamento profondo e duraturo”.

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